Un viandante ipotetico che racconta in prima persona, sotto forma di diario di viaggio, la sua scoperta del comune di Bucine, le sue ricchezze artistiche e paesaggistiche. È il progetto della Proloco di Ambra e dell’amministrazione, in collaborazione con il Cai, per la promozione del territorio
Con una narrazione in prima persona, il “Diario del Viandante” presenta otto itinerari alla scoperta della Valdambra, del territorio e delle sue ricchezze. Si tratta di un libretto, la realizzazione di un progetto presentato nell’ultima seduta di consiglio comunale a cui l’amministrazione di Bucine ha collaborato e nato da un’idea della Proloco di Ambra.
“Non è solo una guida, turistica, ma un viaggio attraverso le sensazioni, i sentimenti e le immagini che un ipotetico viaggiatore prova percorrendo i sentieri della Valdambra e visitando i piccoli borghi che la costellano”, si legge nella presentazione del volume a cura del Presidente Alessio Ciabattini, del sindaco Pietro Tanzini e dell’assessore al turismo e alla promozione del territorio Nicola Benini.
La copertina del "Diario del Viandante"
Il “Diario del Viandante” è un racconto del territorio, della sua storia, della sua bellezza, delle caratteristiche culturali, artistiche. È stato realizzato grazie alla collaborazione con il Cai sezione Valdarno Superiore e la Camera di Commercio di Arezzo.
È questo viandante immaginario a raccontare, sotto forma di diario di viaggio, la sua scoperta dei territori del comune di Bucine, seguendo il percorso del torrente Ambra, delle abbazie, siti storici, le vigne e i paesaggi ammirati durante le escursioni lungo i sentieri del Cai. Ogni capitolo racconta un itinerario, accompagnato dalla cartina e dalla possibilità di scaricarla anche sul proprio smartphone.
“Uno strumento interessante e nuovo per conoscere il territorio e per vivere anche un cammino di emozioni” – ha spiegato il sindaco Tanzini illustrando il progetto in Consiglio – “Fa parte degli impegni programmati per il progetto di promozione del territorio, è uno degli esempi concreti a dimostrazione di quello che può raggiungere una comunità lavorando insieme per obiettivi comuni e importanti per il territorio”.
La cartina con gli otto itinerari