La statua del Dio Mitra mentre uccide il toro fu ritrovata negli anni ’70 in una villa di Cavriglia. Adesso si trova ad Arezzo. Sarà al centro di sei mesi di esposizione e studi
È stata ritrovata negli anni '70 durante uno scavo archeologico a Cavriglia e fu portata ad Arezzo. Adesso tornerà nel territorio di provenienza per sei mesi. La statua è quella della Tauromachia, ovverosia la rappresentazione del Dio Mitra mentre uccide il toro.
Nel mese di maggio la statua verrò collocata all'interno del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni in un percorso storico e culturale che tutti potranno visitare.
Il vicesindaco di Cavriglia, Filippo Boni, spiega le azioni intaprese per riportare l'opera nel territorio e la sua importanza: "Dopo due anni e mezzo di trattative con la Soprintendenza alle Belle Arti riporteremo a Cavriglia la statua della Tauromachia, il dio Mitra che uccide il toro, risalente al primo – secondo secolo dopo Cristo, rinvenuta a metà degli anni '70 dietro la Pieve di Cavriglia alta. La statua è molto importante e racconta una storia perduta e dimenticata per troppi anni ovverosia la storia romana di questo territorio, non solo di Cavriglia ma anche di tutto il Valdarno. Quella statua sta a significare un concetto importante: il dio Mitra venerato soprattutto dalle milizie, originario del medioriente, indica che lì esisteva un nucleo urbano abitato, una villa romana, o forse più di una, e che nell'ipogeo, in una costruzione sotterranea, si venerava questo dio".
"Racconteremo la storia in una mostra dove sarà possibile anche vedere questa statua. L'esposizione sarà allestita nel Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni a partire da maggio fino a ficembre. Avremo un collegamento con le scuole e la comunità potrà venire ad ammirare la statua e a capire le proprie radici".