Ideato a Reggello, da uno spunto di Galardi e Ortolani, il progetto ha già riscontrato il favore di operatori turistici e produttori del territorio. L’idea è di sfruttare le potenzialità del Pratomagno per praticare sport come escursionismo, climbing, mountain bike, trekking e così via, in modo da incrementare l’afflusso turistico nella zona
Puntare sul turismo sportivo per attrarre più visitatori nell'area del Pratomagno, e nei comuni che si trovano nei suoi dintorni. È questa, in sintesi, l'idea che ha dato il via a "Progetto Pratomagno", partito a Reggello da uno spunto di Saverio Galardi e Antonio Ortolani, e da altri cittadini che hanno subito condiviso lo spirito e il progetto.
"La montagna reggellese, e tutto il Pratomagno più in generale – spiegano – è luogo ideale per praticare sport come il trekking, l'escursionismo, ma anche equitazione, climbing, mountain bike o parapendio". Sport che in Pratomagno vengono già praticati: "Ma in modo sporadico, con singole iniziative o per opera di alcune associazioni sportive, gruppi e così via. Niente di organico, manca la visione d'insieme".
Ed è questo l'aspetto su cui punta Progetto Pratomagno. "Se riusciamo a sfruttare la vocazione sportiva della montagna, censire i percorsi, preparare una vera e propria mappatura delle zone dedicate a uno o all'altro sport, e poi di conseguenza promuovere l'intero sistema del Pratomagno, possiamo intercettare una fetta di turismo, anche straniero, che è sempre più in cerca di mete interessanti".
La montagna offre già spunti interessanti, molti percorsi esistono e vanno soltanto riscoperti, ripuliti e segnalati. Altri sono da studiare, ma il lavoro non è impossibile. E può avere grosse potenzialità, per i comuni che affacciano sul Pratomagno e più in generale per quelli vicini, come tutti quelli del Valdarno. Ma soprattutto, può portare agli operatori locali grosse opportunità: anche per questo chi lavora nel settore dell'accoglienza turistica, della ristorazione e chi ha strutture ricettive ha già mostrato interesse, durante i primi incontri che si sono tenuti da agosto.
"Per i piccoli comuni un'operazione del genere diventa difficile, e mettere insieme più comuni sembra un'impresa complicata, spesso penalizzata da tempi biblici. Insomma – concludono i promotori di Progetto Pratomagno – per il momento abbiamo iniziato a muovere i primi passi al di fuori degli enti locali, dialogando direttamente con associazioni sportive e operatori economici. Se poi gli enti pubblici vorranno affiancarsi, ci sarà sicuramente il modo".
Progetto Pratomagno ha già un proprio sito web, dove sono consultabili tutti i documenti del progetto; e una pagina facebook che viene aggiornata anche con le date degli incontri dei promotori.