24, Novembre, 2024

Trecentomila presenze al Perdono. Chienni: “Manifestazione in crescita, grazie a tutti”. Sugli abusivi: “Fenomeno complesso”

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Soddisfazione da parte del sindaco per la riuscita del Perdono 2016, con oltre 600 espositori e una frequentazione stimata in 300mila presenze. Sulla questione degli ambulanti abusivi, aggiunge: “Controlli ci sono stati, ovviamente si può fare di più”

La riuscita del Perdono 2016 sta soprattutto nelle cifre: 300mila sono le presenze stimate (non le persone, ma le presenze); circa 600 gli espositori, 50 le onlus che sono state presenti. Parcheggi che, nonostante la maggiore estensione, sono stati saturati. Per questo il bilancio tracciato dal sindaco di Terranuova, Sergio Chienni, è più che positivo. 

 

 

"Da otto anni seguo il Perdono, e le scelte compiute hanno portato risultati positivi. Il coinvolgimento di Pro Loco e volontariato, l'incremento degli operatori e delle presenze, il saldo positivo per il bilancio comunale che è un aspetto non secondario. E poi il Perdono è un appuntamento storico per Terranuova, con eventi consolidati e tradizionali". 

Il primo cittadino entra però nel merito anche della questione venditori abusivi. Circa 150 quelli che nei giorni del Perdono hanno cercato di vendere i loro prodotti contraffatti: alcuni sequestrati dalle forze dell'ordine, con sanzioni elevate e controlli sia alle porte di Terranuova, che alle stazioni ferroviarie valdarnesi. Il fenomeno, però, quest'anno ha avuto anche momenti di tensione, smorzati dalla mediazione delle forze dell'ordine. 

 

 

"Una problematica che abbiamo affrontato con le forze dell'ordine, certo è che non possiamo militarizzare il Perdono. Dobbiamo garantire – ha aggiunto Chienni – un sereno svolgimento della manifestazione. È un fenomeno complesso da governare, con la Prefettura avevamo programmato ulteriori controlli che forse hanno in parte scoraggiato ulteriori presenze: si può fare senz'altro ancora di più, e ora abbiamo chiesto alla Prefettura un ulteriore incontro per verificare quello che è stato e capire quali sono le ulteriori azioni da mettere in campo". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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