Convegno a San Giovanni venerdì 23 settembre, promosso da Cittadinanza Attiva e Crt
La terapia occupazionale come percorso per l'autonomia della persona colpita da Ictus. E poi: il terapista occupazionale, figura centrale nella riabilitazione ma ancora non adeguatamente valorizzata, almeno in Italia. Di tutto questo si parlerà in un convegno organizzato da Cittadinanza Attiva – Tribunale dei diritti del malato e dal Centro di Riabilitazione Terranuova.
L'appuntamento è per venerdì 23 settembre a San Giovanni, nell'auditorium della Banca del Valdarno. "Noi abbiamo cominciato ad occuparci di questa figura professionale e del suo ruolo fin dal 2005 – ricorda Adriana Mascagni, Coordinatrice per il Valdarno di Cittadinanza Attiva – nel 2008 abbiamo messo a punto un progetto, sostenuto anche dalla Conferenza dei Sindaci, dedicato al cosiddetto 'malato esperto', cioè al paziente che progressivamente recupera le sue capacità ordinarie: aprire e chiudere una mano, afferrare un oggetto, lavarsi i denti, farsi la barba. Azioni che un ictus cerebrale compromette ma che possono essere recuperate con un lungo e paziente lavoro".
E in questo il terapista occupazionale svolge un ruolo centrale. "Il suo compito – spiega Mauro Mancuso, Direttore sanitario del Crt – è rieducare il paziente ad agire nella normale quotidianità. Da qui passa il recupero della qualità della vita e una reale partecipazione alla vita sociale. Il terapista occupazionale è un professionista sanitario, laureato, capace non solo di sostenere il recupero di autonomia del paziente ma anche di modulare il suo ambiente in funzione della partecipazione sociale".
Il convegno si aprirà dalle 9,30 con i saluti di Maria Platter, Segretaria regionale di Cittadinanza Attiva; Maurizio Viligiardi, Presidente della Conferenza dei Sindaci; Marco Tagliaferri, Dirigente della Regione Toscana; Enrico Desideri, Direttore dell'Usl Sud Est e di Marco Mugnai, Presidente del Centro di Riabilitazione Terranuova.