L’assessore del comune di Terranuova respinge alcune delle accuse mosse dalla Lista civica in occasione dell’iniziativa sulla “Piovra dei rifiuti”. In particolare, fa il punto su tariffe, investimenti, ruolo della discarica di Podere Rota e sulle politiche per la raccolta differenziata
Arriva a distanza di alcuni gioni, la replica dell'amministrazione comunale di Terranuova alla Lista civica, che ha organizzato la scorsa settimana l'evento "La piovra dei rifiuti". Arriva attraverso un lungo intervento del vicesindaco Mauro Di Ponte, che critica le modalità della Lista civica e afferma: “Il tema del ciclo integrato dei rifiuti non può essere affrontato con approssimazione e frasi fatte, occorre definire con precisione criticità e benifici legati a tutto il ciclo. Ne va della correttezza delle informazioni e del rispetto verso i cittadini”.
Si apre dalla questione delle tariffe, l'intervento del vicesindaco Di Ponte: “È necessario fare una premessa fondamentale: le tariffe dell’ATO Toscana Sud risultano assolutamente in linea con la media nazionale, dato che emerge con chiarezza confrontandole con i dati di Federconsumatori. Sono gli stessi numeri di Federconsumatori a smentire la Lista civica”.
Di Ponte passa poi, nello specifico, al ruolo del Comune di Terranuova: “L'amministrazione continua a svolgere il suo ruolo a tutela dei cittadini a tutti i livelli. Il disagio ambientale che deriva dal conferimento dei rifiuti negli impianti situati nel nostro comune viene impiegato per esempio per tenere l’Irpef per due terzi della popolazione alla metà che negli altri comuni di fondovalle, ma anche per sostenere il sociale e il sistema scolastico che è uno dei più apprezzati in Toscana, per fare investimenti nelle frazioni e nel capoluogo, e così via”.
Il vicesindaco rivendica poi i risultati ottenuti da Terranuova sul fronte della raccolta differenziata: "Da anni Terranuova è tra i comuni più virtuosi della Provincia di Arezzo. E proprio in quest’ottica di tutela e promozione dei comportamenti virtuosi l’Amministrazione ha di recente proposto un provvedimento, approvato in ATO, che tiene conto della percentuale di raccolta differenziata nel calcolo dei costi, in modo da diminuire la cifra richiesta al Comune per il servizio e “premiare” le amministrazioni virtuose".
Su Podere Rota, poche parole legate proprio alla questione tariffaria: "L’impianto di discarica applica una tariffa tra le più contenute rispetto alla maggior parte degli impianti simili, dando in tal modo un apporto al contenimento tariffario in ATO Toscana Sud. È necessaria quindi una visione complessiva delle cose. Il tema relativo allo smaltimento rifiuti non può mai essere affrontato in modo isolato ma deve essere analizzato tenendo conto dello stato generale di un bilancio e della qualità di vita di una comunità".
E senza la discarica, certi investimenti non sarebbero possibili da parte del comune: "Il ruolo svolto dal Comune di Terranuova nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti porta notevoli benefici alla comunità. Opere, manutenzioni straordinarie, servizi alla persona, servizi educativi ed extrascolastici, non sarebbero gli stessi senza i fondi ricevuti a titolo di disagio ambientale. La lista civica – attacca Mauro Di Ponte – si “dimentica” di dire ai terranuovesi che senza il ruolo svolto da Terranuova nei rifiuti le tasse incrementerebbero, i servizi calerebbero drasticamente e le opere realizzate e da realizzare non sarebbero possibili".
"Terranuova – conclude il vicesindaco – pone attenzione al ciclo integrato dei rifiuti e alla sua ottimizzazione. Proprio il nostro comune si sia fatto promotore in sede di ATO di una razionalizzazione degli impianti delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena, per diminuire i costi. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare la situazione muovendosi passo dopo passo, tenendo conto del traguardo che intendiamo raggiungere e allo stesso tempo del contesto in cui ci muoviamo, un contesto che oggi, senza una discarica (che ha l’obbligo di garantire sempre i più alti standard tecnologici e di sicurezza), rischierebbe di collassare. Far finta di nulla può servire forse per innescare una polemica, ma certo non per tutelare i cittadini e rispondere ogni giorno alle loro necessità".