l 20 giugno del 1944, nel casolare della famiglia Cavicchi, le truppe nazifasciste uccisero 39 persone: questa mattina si è tenuta la commemorazione ufficiale, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e dell’Anpi
Avrebbe compiuto 84 anni, quest'anno, Aronne Cavicchi. E invece morì quando ne aveva appena dodici: fu la più giovane vittima della strage di Pian d'Albero, località nelle colline figlinesi dove viveva la famiglia Cavicchi, in un casolare di campagna dove venivano accolti i giovani che volevano entrare nelle file partigiane.
Quando le truppe nazifasciste scoprirono il centro di raccolta partigiano, lo posero sotto assedio. Finì nel sangue, con 39 persone uccise, tra cui il piccolo Aronne. Ogni anno, a Pian d'Albero, si ricorda quella strage, alla presenza di istituzioni e dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia.
Questa mattina, la deposizione della corona d'alloro e il momento della memoria. Presenti Cristina Simoni, presidente del Consiglio comunale di Figline e Incisa, la sindaca Giulia Mugnai, l'onorevole Elisa Simoni, la consigliera regionale Serena Spinelli, Ubaldo Nannucci, vicepresidente Anpi provinciale e Cristoforo Ciracì, presidente Anpi Figline e Incisa. Ma anche tanti comuni cittadini, con la volontà di fissare nella memoria storica quello accadde, affinché non si ripeta mai più.
