23, Novembre, 2024

“La ripresa c’è, ma serve sostegno”: la ricetta di Tommaso Nannicini, a confronto con Cna

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Ad Arezzo l’incontro con l’associazione degli artigiani: Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, autore del Jobs Act, parla delle misure già prese e soprattutto di quelle ancora necessarie. Da Cna le richieste: sburocratizzare, abbassare l’Imu sui capannoni produttivi, ridurre il cuneo fiscale

I primi segnali di ripresa ci sono, ma ora servono interventi strutturali per sostenere la ripartenza. Le riforme? "Quelle introdotte da questo Governo arrivano già tardi, dopo due decenni in cui si è fatto poco o nulla per l'economia. Gli effetti si vedranno a medio termine", garantisce Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 



Ospite di Cna, ieri sera ad Arezzo, Nannicini passa dalla sua città natale, Montevarchi. Poi, in serata, partecipa al confronto voluto dall'associazione delle piccole e medie imprese artigiane, coordinato dal giornalista Massimo Giannini, con il presidente di Cna Daniele Vaccarino. Il tema ruota proprio intorno alla crescita economica, e la presidente di Cna Arezzo Franca Binazzi presenta le richieste che stanno più a cuore agli artigiani: riduzione delle imposte e del cuneo fiscale, rimodulazione dell'Imu, lotta al lavoro nero e semplificazione. 



Temi che Nannicini conosce bene, e dei quali condivide la finalità di sostegno alla ripresa. "Certo, alcune riforme sono più difficili di altre. E in ogni caso le scelte devono essere portate avanti in base alle risorse disponibili. Per quanto riguarda le imposte, l'abbassamento dell'Ires al 24 è già stabilito, partirà nel 2017. Per intervenire sull'Irpef, invece, servono risorse da sbloccare magari con riduzioni di spese. Contiamo di intervenire anche sull'Irpef nel 2018, comunque entro la fine della legislatura". 



A fare il punto della situazione per le imprese di Cna è il presidente Vaccarino: "La ripresa è a macchia di leopardo, ancora manca una crescita trainante. Alcune misure hanno avuto efficacia: puntare sul contratto a tempo indeterminato, per gli artigiani è stato positivo; così come alcune semplificazioni introdotte con il Jobs Act. Ma ancora c'è molto da fare. Una nostra ricerca ha mostrato come le enormi diseguaglianze che ci sono da comune a comune sono determinanti, spesso, per la sopravvivenza di una impresa. E allora per le pmi diventano importanti la riforma del catasto, ad esempio, così come la corretta applicazione delle tassazioni sui rifiuti". 







Tanti gli imprenditori valdarnesi presenti alla serata, che raccontano le loro difficoltà. "Pagare una aliquota Imu alta sui capannoni artigianali è ingiusto, così come pagare due volte le tasse sui rifiuti, quando abbiamo l'obbligo di smaltimento dei rifiuti speciali. E poi il problema della formazione: c'è troppa difficoltà a trovare giovani formati, e altrettanta difficoltà a farlo all'interno delle aziende. Servirebbe meno burocrazia, spesso, per semplificare la vita degli artigiani". 



Un passaggio, quello della semplificazione, su cui anche Nannicini si è espresso. "E' chiaro che continuare a nutrire un cavallo a cui abbiamo legato le gambe non servirà a nulla. Togliere quei lacciuoli è fondamentale. Ad esempio per le nuove attività: una burocrazia e un fisco crescenti, calendarizzati successivamente all'avvio di una attività, potrebbero essere una soluzione ad alcune difficoltà". 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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