Giovedì 5 maggio l’incontro “Ferdinando Panciatichi e Sammezzano. La storia, la politica ai tempi di Firenze capitale… e oggi”. Organizzato dal Comitato FPXA, si terrà al Circolo Ricreativo Arci Aurora di Leccio
Perché Ferdinando Panciatichi scrive a Sammezzano nel 1853 “Sempre l’uomo non volgare e non infame o scavalcato o inutile si spense” e poi nel 1870 “Mi vergogno a dirlo, ma è vero. L’Italia è in mano a ladri, prostitute, esattori e sensali; ma non di questo mi dolgo, ma del fatto che ce lo siamo meritato”? Oltre che architetto, botanico, esperto d’arte, che pensò e realizzò Sammezzano, era forse anche un profeta? Perché l’Italia di allora ci sembra così simile a quella di oggi? E’ nata l’Italia, ma gli Italiani?
Se ne parlerà in un incontro dedicato proprio agli aspetti storici e politici collegati alla storia personale del Marchese, ideatore e realizzatore del Castello di Sammezzano: “Ferdinando Panciatichi e Sammezzano. La storia, la politica ai tempi di Firenze capitale e…oggi ” è il titolo del prossimo appuntamento di “Percorsi”, un ciclo di incontri organizzati dal Comitato per i duecento anni dalla nascita del Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona.
L'obiettivo, come per tutti gli incontri del ciclo, è di conoscere il castello di Sammezzano, cercando di unire cultura, storia e buona tavola. Il prossimo incontro è previsto giovedì 5 maggio alle 21,15 al Circolo Arci Aurora di Leccio, dopo una cena ad offerta libera. Parteciperanno il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, l’Onorevole Lorenzo Becattini ed i neolaureati Giulio Nassi e Caterina Monterisi. Inoltre due giovani illustreranno i loro studi su Sammezzano e Ferdinando Panciatichi: Caterina Monterisi e Giulio Nassi.
