23, Novembre, 2024

Sciopero generale del pubblico impiego della Toscana: il 3 maggio i dipendenti dei servizi pubblici incrociano le braccia

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Riguarderà oltre centomila dipendenti del comparto pubblico. Tra le richieste di Cgil, Cisl e Uil, il rinnovo del contratto bloccato da 6 anni, un piano di assunzioni, un maggior confronto sulla riforma sociosanitaria. Possibili disagi in strutture pubbliche, garantiti i servizi essenziali

Sciopero regionale di tutto il settore pubblico della Toscana fissato per martedì 3 maggio. A proclamarlo Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: la mobilitazione riguarderà, per l'intera giornata o per il turno di lavoro, gli oltre centomila dipendenti pubblici toscani dei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio-sanitari privati.

Dai rifiuti alla sanità, dagli uffici comunali a quelli delle società partecipate, sono possibili disservizi a causa dello sciopero. In tutti i settori sono però ovviamente garantiti i servizi essenziali così come previsti dalla legge.  

I sindacati toscani scendono in piazza a Firenze e chiedono il rinnovo dei contratti nazionali, con l'aumento delle retribuzioni ferme da oltre 6 anni, la valorizzazione dei contratti di settore, il rilancio della contrattazione decentrata, il superamento dei vincoli della legge Fornero sulle pensioni per sbloccare il turnover. Ma chiedono anche di rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema sociosanitario, e di garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione, insieme a un piano di assunzioni per mantenere la qualità e quantità dei servizi erogati e ridurre le liste di attesa in sanità.

Infine, chiedono di aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, "per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi ai cittadini e alle imprese prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province toccherà ora uffici e lavoratori di Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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