Una dura critica alla linea tenuta da sindaco, giunta e PD in questa crisi politica che ha portato alle dimissioni di Pianigiani: è quella che hanno mosso, in maniera unita e compatta, tutte le opposizioni. I consiglieri del PSI, di Fare Ora, di Alleanza Civica, di Lega e Fratelli d’Italia hanno commentato la vicenda e la conferenza stampa di Pianigiani e degli assessori. “Sindaco e la Giunta hanno recitato il più facile e scontato dei copioni: scaricare tutta la responsabilità del loro fallimento sugli altri, senza ovviamente riflettere sui tanti errori commessi. Il messaggio può essere riassunto così: noi soli siamo i buoni e gli altri i cattivi. Questa narrazione però non è credibile perché i cittadini non credono alle favole. In questo anno e mezzo di fatto la consiliatura non è mai iniziata, e l’azione amministrativa è rimasta ferma per problemi interni alla maggioranza”.
Non solo. “Il Partito Democratico ha cercato di risolvere le cose in perfetto stile ‘gestione del potere’, interpretando la politica come luogo di spartizione di poltrone. Emblematico il percorso del Movimento 5 Stelle che da opposizione è entrato nella coalizione Pianigiani senza portare alcuna idea, se non la richiesta di ottenere la Presidenza del Consiglio comunale. Ma, al di là dei singoli, ciò che è apparso evidente fin da subito è stata una mancanza di capacità politico-amministrativa della Giunta a maggioranza PD, sfociata addirittura in un tentativo di piegare le Istituzioni alle esigenze di questo Partito. Crediamo che debba essere ricordato infatti il tentativo, che fu denunciato dal Partito Socialista e che portò alla revoca del loro assessore Gabbrielli, di utilizzare soldi dei cittadini (oltre 40.000 Euro) per appaltare la comunicazione a Società esterne, in violazione della normativa pubblica”.
“Nella conferenza di stamattina, abbiamo notato anche un certo allarmismo che la Giunta PD ha voluto prospettare circa il futuro del funzionamento della macchina amministrativa. Ovviamente i rischi a cui si e fatto riferimento sono falsi poiché il Commissario che guiderà il Comune fino alle prossime elezioni, avrà il potere di adottare ogni decisione, ordinaria oppure straordinaria, necessaria per il funzionamento dell’Ente, compresa la delibera di variazione di bilancio, che così slitterà solo di qualche giorno rispetto all’ultimo consiglio comunale. Questo tentativo di terrorismo conferma l’irresponsabilità di questa Giunta, pronta a tutto pur di tutelare, non certo i cittadini, ma solo la reputazione del proprio partito. Nemmeno su un tema importante come quello dei rifiuti sono riusciti a fare mea culpa, anzi, hanno finalmente reso pubblico quello che era l’unico motivo per cui avevano deciso di passare a Taric: liberare il bilancio del Comune dal peso del servizio e riversarlo tutto nelle tasche dei cittadini ed imprese. Ecco, finalmente la verità è venuta fuori”.
E i consiglieri di opposizione hanno annunciato anche l’intenzione di ripartire da qui per aprire una nuova fase: “Si apre a questo punto per il territorio di Figline e Incisa una fase nuova che dovrà essere nel segno della responsabilità, quella vera, delle forze chi si troveranno a guidare la nostra comunità. E’ necessario che vi sia non una coalizione contro qualcuno, ma una prospettiva di governo che rimetta finalmente al centro lo sviluppo del nostro territorio, lasciato ormai da troppo tempo in balia di interessi politici, e non di quelli della comunità”.
Nel dettaglio, per il PSI ha detto la capogruppo Elena Cencetti: “La nostra decisione di uscire dalla maggioranza è stata sofferta e ponderata: ma nel fallimento di un rapporto la responsabilità non può essere solo di una parte. Anche noi come PSI abbiamo fatto errori, mentre invece il PD questo non lo ammette e non lo ha mai ammesso. E il caso Sarri nasce proprio da tutte le criticità interne al PD”. Lo stesso Sandro Sarri ha preso la parola: “Non cerco scuse, io voglio solo chiarire. Non ho mai ricattato né chiesto nulla, ma ribadisco che fu Farini a dire che io non rappresentavo il PD. Non ha mai cercato di chiarire né di smentire. Allora mi chiedo: era tutto macchinato per far cadere l’Amministrazione Pianigiani e dare la colpa di tutto a me?”. E l’ex vicesindaco Umberto Ciucchi ha ripercorso tutte le fasi di questa amministrazione, accusando: “Già un’ora dopo la vittoria delle elezioni, il PD venne da noi a dirci che la giunta l’avrebbero fatta loro e non ci sarebbe stato per noi posto per il vicesindaco. Non c’è mai stato dialogo, non è mai esistita davvero la coalizione ‘Insieme’. Solo una concezione totalitaria del potere da parte del PD. Noi non abbiamo mai ricattato nessuno, e forse l’errore nostro è stato di volerci riprovare. Ma quando poi sono andato a rassegnare le dimissioni al sindaco, non cercò nemmeno di fermarmi: mi chiese solo se potevo aspettare dopo le Regionali. Se pensavano che sarei rimasto su quella sedia e zitto, senza portare le istanze del PSI, si sbagliavano. Noi non siamo quelli che portano via il pallone”.
Enrico Buoncompagni, per la civica Fare Ora, ha aggiunto: “Abbiamo voluto replicare alla conferenza stampa di dimissioni del sindaco e della giunta. Al di là delle ragioni, hanno fatto allarmismo e terrore sui prossimi scenari e non hanno fatto invece alcuna autocritica, come si fa quando si fallisce. Il PD ha avuto la maggioranza in quella coalizione e non ha fatto nessuna autocritica. Ora dunque l’Amministrazione passa a un Commissario che adotterà tutte le decisioni necessarie per far funzionare gli uffici e completare le opere: il terrorismo per attribuire a noi la responsabilità lo rimandiamo al mittente. La responsabilità è loro”.
Silvio Pittori, Lega: “Il punto di caduta non è solo di questo sindaco, a cui avevo già detto che non sarebbe arrivato a Natale; ma è il punto di caduta del Partito Democratico, che in dieci anni non ha dato nessuna visione politica a questo territorio, anzi si è preoccupato soltanto di gestire il potere su questo territorio. L’opposizione è stata coerente, compatta e incisiva su temi sostanziali, tanto che i cittadini si rivolgevano a noi: tutto questo mentre la maggioranza si occupava soltanto del potere e della giostra delle poltrone. Oggi noi come opposizione sentiamo fortemente la responsabilità di traghettare questa comunità fuori dalla palude in cui il PD l’ha lasciata in questi dieci anni, con un cambio epocale”.
Luca Scrivanti, Alleanza Civica: “Noi non ci stiamo alla ricostruzione falsa fatta dal sindaco e dalla giunta, che danno la colpa solo al Psi e a Sarri. Il responsabile della crisi è il Partito Democratico, non all’altezza di tenere insieme questa maggioranza. La colpa è da imputare a loro. I cittadini ora devono aprire gli occhi e guardare oltre gli schieramenti. Il PD ha dimostrato di essere prepotente, arrogante e distante anni luce dai problemi dei cittadini. Anche sulla Taric ha avuto questo atteggiamento, andando avanti senza ascoltare la voce dei cittadini. Ora serve una nuova azione per rilanciare il comune, dopo dieci anni di ‘mugnaismo’ e fallimento della fusione: speriamo che si possa voltare pagina con un nuovo progetto di rilancio della città”.
Enrico Venturi, Fratelli d’Italia: “Il fallimento politico del PD e del M5S è sotto gli occhi di tutti. Giunta e sindaco non hanno saputo dare stabilità e serietà ad un comune importante come il nostro. Il punto di caduta è stata l’incapacità di portare avanti i temi per i cittadini: vorrei ricordare che il Consiglio comunale avrebbe ancora un ordine del giorno di circa quaranta punti su temi che riguardano il territorio e che sono anche vecchi di mesi, perché non sono stati mai discussi. Fino alla Taric, su cui si è concentrato lo scontro delle ultime settimane. Una giunta incapace di portare avanti i temi dei cittadini e più attenta allo scontro interno sulle poltrone e verso le questioni economiche. Ecco io mi auguro che Figline e Incisa ora colga questa grande occasione per cambiare davvero”.




