“Iscrivere il suggestivo territorio delle Balze e della Setteponti nella “tentative list” del Ministero dell’Ambiente per l’UNESCO, per poi lavorare a un dossier di candidatura che possa portare al riconoscimento finale”: è questa la proposta ambiziosa di Francesco Carbini, candidato alle prossime Elezioni Regionali del 12 e 13 ottobre nella lista “Casa Riformista” in appoggio al Presidente uscente Eugenio Giani.
“Le nostre Balze – una vera e propria ‘Monument Valley’ toscana coi suoi paesaggi lunari, già riconosciute Patrimonio Geologico Mondiale – non incarnano forse quel requisito di ‘eccezionale bellezza naturale’ richiesto dall’UNESCO per la candidatura dei siti? E cosa dire della Setteponti, una strada che si snoda tra borghi medievali e pievi romaniche incastonate nel tempo e un mosaico di vigne e oliveti che dipinge un paesaggio da cartolina? Questa straordinaria ricchezza può tradursi in un valore aggiunto per il Valdarno: un motore di sviluppo, investimenti, sostenibilità ambientale e, perché no, un turismo lento e consapevole, rispettoso del territorio e delle sue innumerevoli bellezze.”.
“Il dossier di candidatura non dovrà limitarsi a descrivere lo stato attuale del territorio e le ragioni che ne sostengono la candidatura ma dovrà prevedere un piano di gestione lungimirante, capace di coordinare i flussi turistici e promuovere un’offerta di turismo di qualità, che valorizzi ogni aspetto: dal paesaggistico all’enogastronomico, dall’artistico allo sportivo. Un turismo ‘lento’, insomma, che si coniuga perfettamente al tema della sostenibilità ambientale e al rispetto del territorio”.
“Un eventuale riconoscimento UNESCO, come dimostrato da altre esperienze come le Langhe in Piemonte (che hanno registrato un +4% di flussi turistici contro l’1% nazionale), sarebbe un incredibile volano economico e culturale per il Valdarno. Il ‘marchio UNESCO’ attira un turismo internazionale qualificato e genera un’attenzione mediatica globale il cui valore è stimato in milioni di dollari. Questo si tradurrebbe in nuovi investimenti, crescita per le aziende agricole e agrituristiche locali e la creazione di un vero e proprio ‘sistema’ turistico territoriale che dovremo essere bravi ad inserire nei presenti e diffusi circuiti turistici toscani”, prosegue Carbini.
“Non è solo una questione di immagine” – conclude Carbini – “è un progetto concreto per salvaguardare la nostra identità, creare nuove opportunità di lavoro anche per i nostri giovani e far prosperare il Valdarno, trasformando la sua bellezza in un motore di sviluppo sostenibile”.