18, Luglio, 2024

Crt, lavoratori e Cgil verso lo stato di agitazione. “Inaccettabile il cambio unilaterale del contratto”

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La Fp Cgil di Arezzo annuncia che l’assemblea dei lavoratori del Centro Riabilitazione Terranuova ha votato all’unanimità lo stato di agitazione. “Lavoratori demansionati con tagli salariali, e tutto senza trattativa sindacale”

Si va verso l'apertura dello stato di agitazione sindacale, al CRT, il Centro Riabilitazione di Terranuova. Lo hanno annunciato i rappresentanti della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo, "dopo tre mesi di tentativi di dialogo e di trattativa senza nessuna risposta", spiegano. Ora l'assemblea dei lavoratori iscritti al sindacato ha votato all'unanimità lo stato di agitazione.

Alla base delle rivendicazioni dei lavoratori, c'è "un cambio unilaterale di contratto che gli operatori del CRT hanno subìto a partire dal primo di gennaio del 2016", spiega la Cgil, definendolo un "caso Fiat in piccolo". I rappresentanti dei lavoratori spiegano che "i dipendenti sono stati demansionati, hanno subìto tagli salariali e si sono visti affiancare in maniera silente da una cooperativa. Il tutto senza nessuna trattativa sindacale e nessun tavolo di confronto aperto".
 
Per questo l'assemblea ha dato mandato al sindacato di "non accettare tali condizioni e di procedere con l'indizione dello stato di agitazione". Passaggio che sarà espletato nei prossimi giorni e che aprirà di fatto una vertenza che porterà le parti prima di tutto di fronte al Prefetto, per il tentativo di conciliazione, che se non andrà a buon fine avrà successivi risvolti sindacali.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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