Una mattinata di accoglienza e di incontro ha visto protagonisti i cosiddetti “Piccoli ambasciatori di pace”, i bambini Saharawi ospiti in Toscana nell’ambito del progetto di solidarietà che da oltre trent’anni permette loro di trascorrere alcune settimane lontano dai campi profughi nel deserto algerino.
La delegazione, accompagnata dai volontari e dagli educatori, è stata ricevuta in municipio a Figline Valdarno dal sindaco Valerio Pianigiani e dai rappresentanti dell’amministrazione comunale. Un’occasione non soltanto formale, ma anche simbolica, per rinnovare l’impegno della comunità di Figline e Incisa Valdarno nei confronti della causa del popolo Saharawi, costretto a vivere in condizioni difficili dal 1975 a causa del conflitto con il Marocco per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
La permanenza in Italia per questi bambini non significa soltanto giochi, attività ricreative e momenti di spensieratezza. Rappresenta anche la possibilità di sottoporsi a visite mediche e ricevere cure che nei campi profughi non sempre sono garantite, restituendo così un valore ancora più concreto all’esperienza di accoglienza.
“Accogliere i bambini Saharawi è per noi motivo di orgoglio e un segno tangibile di solidarietà – ha detto il sindaco Pianigiani –. Vogliamo che si sentano parte della nostra comunità, cittadini simbolici di Figline e Incisa Valdarno, portatori di un messaggio universale di pace e speranza.”