All’indomani del vertice tra le Regioni Toscana, Umbria e Lazio, Trenitalia, RFI e i Sindaci del Valdarno aretino e fiorentino sul rischio del passaggio dei treni regionali in Lenta, interviene il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini. “È grave che la cabina di regia che avevo richiesto a giugno all’Assessore per affrontare i problemi del trasporto ferroviario nel Valdarno, non abbia voluto la presenza del principale referente, il Comitato dei pendolari, nonostante la richiesta di una loro partecipazione. Non solo il Comitato non è stato convocato, ma neppure è stato ricontattato da parte di Baccelli, un silenzio totale che è il segno di una grave mancanza di rispetto”, dice Chiassai.
“Da direttiva Art, ente preposto al controllo, i treni dovevano essere ammodernati entro il 2024 per poter continuare a viaggiare in Direttissima, la Regione in primis aveva il dovere di vigilare sull’attuazione del contratto con Trenitalia, che prevedeva nuovi convogli per sostituire i regionali. Art ha concesso una deroga per il 2025 che scade a breve e nulla è stato fatto per trovare un accordo per un’ulteriore proroga per il 2026, a garanzia dell’arrivo dei nuovi mezzi”, accusa Chiassai Martini. “Non solo, è evidente la mancanza di controllo e di sorveglianza da parte delle Regioni sul rispetto dei tempi per le fornitura di Trenitalia, ma è ancora più grave il disinteresse a gestire un problema annunciato che avrebbe gravato sui pendolari”.
“È poi inspiegabile – continua il sindaco di Montevarchi – che, a pochi mesi dalla scadenza della deroga, siano ancora i Sindaci, che non hanno competenze in materia, a dover sollecitare i tavoli istituzionali per tutelare i cittadini, per affrontare una questione grave, e siamo già a metà luglio, che riguarda migliaia di pendolari che ogni giorno subiscono sulla loro pelle i disagi del trasporto, dimostrando la preoccupante inerzia delle Amministrazioni regionali coinvolte. Concordo con quanto proposto dall’Assessore dell’Umbria che ha dichiarato che la sua Regione è disponibile a riconoscere un ristoro agli abbonati, almeno per l’anno in corso, a fronte dei continui disservizi subiti, con la possibilità per i pendolari anche di utilizzare senza costi aggiuntivi altri convogli, come Intercity o Frecciargento. Sarebbe un segnale importante da parte delle Regioni anche con la partecipazione economica di Trenitalia. Ma l’assessore Baccelli non ha dato la disponibilità continuando a spostare il problema sull’ennesimo tavolo, quello del Ministero dei Trasporti”.
“Ribadisco, purtroppo, l’incapacità amministrativa e il disinteresse verso il problema”, conclude Chiassai. “Ho tenuto a specificare che deve essere garantito che i treni a 200 km/h che dovrebbero arrivare nel 2026 siano destinati al Valdarno, territorio che da troppi anni registra gravi criticità sul servizio senza ottenere risposte adeguate e visto che il 60% dei nuovi treni sono stati mandati in altre zone della Toscana. Infine, non posso che sottolineare con rammarico il totale disinteresse del Presidente Giani sul problema dei pendolari, che conferma la scarsa considerazione verso un servizio pubblico essenziale che la Regione deve garantire a tutela delle esigenze di migliaia di toscani che quotidianamente si spostano sui treni soprattutto per motivi di lavoro e studio”.