22, Ottobre, 2025

Questione treni, “Un incontro ancora una volta deludente”. Chiesto un tavolo al Ministero

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Incontro in Comune a San Giovanni tra i sindaci del Valdarno, e in videoconferenza, gli assessori della Regione Toscana, Umbria e Lazio, Trenitalia e RFI. Erano presenti, per il Valdarno, il sindaco di San Giovanni e presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi, il sindaco di Laterina Pergine Valdarno Jacopo Tassini, il sindaco di Figline e Incisa Valdarno Valerio Pianigiani, il sindaco di Rignano sull’Arno Giacomo Certosi, l’assessore di Loro Ciuffenna Cinzia Santini, l’assessore di Cavriglia Thomas Stagi, l’assessore di Bucine Valerio Menchiari. In collegamento il sindaco di Reggello Piero Giunti, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai e l’assessore di Castelfranco Piandiscò Orietta Gagliardi. Hanno partecipato gli assessori alle infrastrutture delle Regione Toscana Stefano Baccelli della Regione Lazio Fabrizio Ghera e della Regione Umbria Francesco De Rebotti e i rappresentanti e tecnici nazionali di Trenitalia e Rfi.

Una riunione definita ancora una volta deludente. Al centro vi era la decisione di ART, l’Autorità per la regolazione dei trasporti, di trasferire i treni regionali dalla linea direttissima a quella lenta con il conseguente aumento degli disagi e dei disservizi per i pendolari.

I tre assessori regionali chiederanno l’apertura di un tavolo al Ministero insieme ad Art per tentare di ottenere una deroga.

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni: “Un incontro deludente e ancora una volta interlocutorio ma siamo riusciti ad ampliare il raggio d’azione di interesse perchè questa riunione lunga due ore ha visti coinvolti i vertici nazionali di RFI e Trenitalia oltre agli assessorati ai trasporti di tre Regioni, Toscana, Umbria e Lazio. Il tema centrale è stato quello della delibera di ART, l’Autorità di regolazione dei trasporti, che dal primo gennaio 2026 imporrebbe il trasferimento di tutti i treni regionali nella linea lenta, tutti i treni che viaggiano a velocità inferiore ai 200 km/h non possono percorrere più la direttissima. Per i pendolari sarebbe drammatico perchè si accumulerebbero ulteriori ritardi rispetto a quelli che vivono ogni giorno. Non nè possibile che i nostri pendolari ogni giorno non sappiano quando partono e quando arrivano”.

“La riunione si è conclusa con due punti fermi: i tre assessori delle Regioni, che sono stati fermi e in linea sulle loro posizioni, chiederanno da una parte un tavolo con il Ministero e con ART per sciogliere questa richiesta di deroga e poter così continuare a far percorrere la linea direttissima finchè non entreranno in uso i nuovi treni e dall’altra un altro tavolo operativo al Ministero delle Infrastrutture per risolvere le grandi criticità dei ritardi dei treni che da troppi mesi e anni si trascinano per i pendolari del Valdarno”.

Valerio Pianigiani, sindaco Figline Incisa: “Dopo questa lunga riunione credo che la preoccupazione sia ancora più drammatica, perché se non riusciamo a far sì che dal primo gennaio i treni sotto i duecento chilometri all’ora possano percorrere la linea veloce penso che la strada sarà sempre più in salita, perché se noi abbandoniamo con i treni regionali la linea veloce sicuramente poi sarà ancora più difficile recuperare questi spazi. Credo che se vengono occupati ulteriormente dalle frecce e dai treni veloci sicuramente dopo sarà più difficile reintegrare i nostri treni. E’ molto preoccupante. Ora oggi abbiamo aperto una strada molto più ampia perché è stata coinvolta anche la Regione Umbria e la Regione Lazio, capiamo che le nostre difficoltà non sono solo della Toscana ma anche delle altre Regioni. Per cui l’unione fa la forza e importante sarebbe far sì che ci fosse una deroga dall’entrata in vigore dal primo gennaio questa normativa di arti. E su questo ci dobbiamo lavorare incontrando il Ministero e cercando di recuperare uno spazio che sicuramente se lo perdiamo sarà difficilmente recuperabile in futuro”.

Jacopo Tassini, sindaco di Laterina Pergine: “È un momento fondamentale perché perdere la possibilità per i treni dei pendolari di percorrere la direttissima vuol dire perdere questa possibilità probabilmente per sempre. Se non venisse concessa questa deroga, sarebbe un danno enorme per tanti pendolari, soprattutto quelli del Valdarno Aretino e Fiorentino. E quindi noi aspettiamo delle risposte concrete da parte degli organi preposti e anche il Ministero e ART dovranno essere coinvolti in una delle prossime riunioni per avere delle risposte chiare su questa proroga che dovrà essere concessa. Il disagio che arriva per i pendolari è enorme e purtroppo dispiace che siano sempre il trasporto locale e il trasporto pendolare a dover subire questi disagi. Capisco le esigenze di sviluppare anche un sistema ad alta velocità importante e nessuno infatti nega l’importanza del trasporto ferroviario ad alta velocità, ma bisogna rendersi conto che in un sistema di mobilità, anche avanzato, in cui si cerca di prediligere il trasporto su ferro rispetto a quello su gomma, è importante garantire collegamenti efficienti, sicuri e in orario per i pendolari che si spostano tutti i giorni dalla periferia verso i centri più importanti, nel nostro caso fondamentalmente Firenze”.

“Quindi la riunione di oggi, come è stato detto appunto anche dalla sindaca Vadi, è stata deludente perché non ci sono state date garanzie riguardo a questa proroga che dovrà essere concessa. Aspettiamo e solleciteremo, appunto, un prossimo incontro per arrivare a delle risposte chiare e definitive”.

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