Partito il tour americano della band. Trentaquattro concerti in un mese e la grande occasione di conquistare il pubblico statunitense dopo aver convinto tutti in patria con il loro secondo disco
Trentaquattro concerti in trentun giorni, 20 Stati da est a ovest passando per alcuni dei festival più importanti al mondo. Più che un tour è un tour de force quello appena inaugurato dai Go!Zilla, band in parte fiorentina e in parte valdarnese che dopo essere finalmente emersa sulla scena italiana nel 2015, ha da poco attraversato l’Atlantico per conquistare l’America.
Merito del loro secondo album “Sinking in your sea”, pubblicato un anno fa dalla fiorentina Black Candy Records e che ha riscosso ottime recensioni nelle riviste di settore e non solo (miglior disco toscano del 2015 per La Repubblica). Merito soprattutto di una fittissima attività live, perché è sul palco che i Go!Zilla offrono il loro meglio, forti di almeno 500 concerti all’attivo dal 2012, su e giù per il paese e oltreconfine, in tutta Europa e già anche negli Stati Uniti, dove adesso il quartetto torna per una permanenza più lunga.
Sarà per certi versi un viaggio alle origini di quelle sonorità psichedeliche che arrivano proprio dall’America degli anni ’60, dei The Byrds e degli Electric Prunes, e che i Go!Zilla ripropongono in un’innovativa e personalissima versione elettrificata in chiave fuzz e da poco innvervata di elettronica grazie al recente ingresso in formazione del levanese Niccolò Odori.
Sono partiti dalla regione dei Grandi Laghi – Chicago, Fort Wayne, Columbus – prima dell’esordio nella Grande Mela per due concerti newyorkesi. Attraverseranno il Midwest prima di una lunga sosta in Texas con sette concerti nell’ambito del South By Southwest di Austin, festival delle arti e della tecnologia, appuntamento imperdibile per immaginare in anticipo da che parte va il mondo (per avere un’idea del suo richiamo basti pensare che gli ospiti di punta dell’edizione 2016 sono i coniugi Obama). Suoneranno allo showcase del Levitation, il principale festival di musica psichedelica al mondo, saranno per due volte sul palco del Treefort Music Fest di Boise, Idaho, e di altri due eventi organizzati dalla Burger Records, etichetta leggendaria in ambito garage, il Burger at Observatory di Los Angeles e il Burger Hangover di San Antonio. Passeranno per San Francisco, Seattle e Portland, concedendosi nei pochi momenti liberi a interviste e mini-concerti esclusivi per radio e riviste americane. Insomma, è la loro grande occasione.