Questa mattina, presso il sito di Podere Rota, si è svolta la presentazione ufficiale del primo impianto in Italia che trasforma il biogas di discarica in biometano grazie alla tecnologia brevettata da Waga Energy. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali segnando un momento significativo per la transizione ecologica e lo sviluppo dell’economia circolare nel territorio del Valdarno.
L’impianto nasce dalla collaborazione tra Centro Servizi Ambiente Impianti (CSAI) e Waga Energy Italia, che hanno siglato un accordo decennale per la valorizzazione del biogas prodotto dalla discarica di Podere Rota, ormai chiusa e in fase di post-gestione. L’obiettivo è quello di convertire il biogas in biometano da immettere direttamente nella rete di trasporto nazionale del gas, offrendo una fonte di energia rinnovabile e riducendo le emissioni di CO2.
Una tecnologia innovativa per un’energia più pulita. Luca Zipoli, responsabile tecnico del progetto, ha spiegato le peculiarità dell’impianto:“L’impianto è volto alla produzione di biometano da biogas di discarica, un processo reso possibile grazie alla combinazione di due tecnologie brevettate da Waga Energy. Questa doppia combinazione consente di rimuovere facilmente la CO2 e i suoi componenti minoritari, garantendo un biometano di qualità perfettamente identico a quello di origine fossile, rendendolo idoneo all’immissione nella rete nazionale.”
L’unità WAGABOX®, che sarà operativa dal 2026, avrà una capacità produttiva di 29 GWh annui, equivalenti al fabbisogno energetico di circa 3.400 famiglie italiane. Questo progetto permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di circa 5.900 tonnellate di CO2 all’anno, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il valore della collaborazione pubblico-privata. Andrea Baldini, Amministratore Delegato di Waga Energy Italia, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:“Questo impianto è un motivo di forte orgoglio per noi, perché rappresenta il primo esempio in Italia di una partnership pubblico-privata per la valorizzazione del biogas di discarica su larga scala. La produzione di biometano contribuirà alla sostenibilità del settore energetico e dimostra come un impianto già presente nel territorio possa essere potenziato per ottenere il massimo beneficio ambientale.”
Sergio Chienni, Sindaco di Terranuova Bracciolini, ha evidenziato il ruolo chiave del Comune nella realizzazione del progetto: “Si tratta di un passo avanti fondamentale nel percorso di riconversione green del sito di Podere Rota. Dopo l’impianto di recupero RAEE, oggi aggiungiamo un nuovo tassello trasformando uno scarto in una risorsa preziosa. Grazie alla collaborazione tra CSAI e Waga Energy, il nostro territorio sta diventando un modello di economia circolare, con importanti ricadute in termini ambientali e occupazionali.”
Un modello di sostenibilità per il futuro. Andrea Fratini, Presidente del Consiglio di Amministrazione di CSAI, ribadisce l’importanza strategica dell’accordo: “Questo progetto rappresenta una best practice nel settore della gestione dei rifiuti e della produzione energetica sostenibile. Stiamo lavorando per ampliare il nostro impegno con nuovi investimenti in fotovoltaico e depurazione, con l’obiettivo di rendere il sito di Podere Rota un punto di riferimento per l’innovazione ambientale.”
Il nuovo impianto non solo consolida la posizione di CSAI come leader nella gestione innovativa del biogas, ma dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa generare soluzioni efficienti e sostenibili per la transizione energetica. CSAI è una società pubblico-privata attiva nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di Arezzo, con impianti situati a Terranuova Bracciolini e Castiglion Fibocchi. La sua missione è promuovere soluzioni innovative per la gestione sostenibile dei rifiuti e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Waga Energy, società francese quotata alla borsa di Parigi, è un leader globale nella produzione di biometano da biogas di discarica grazie alla tecnologia WAGABOX®. Con oltre 30 impianti attivi in Europa e Nord America, l’azienda ha generato nel 2024 un fatturato di 55,7 milioni di euro e continua a investire nella transizione energetica. La realizzazione dell’impianto di Podere Rota è un passo concreto verso un futuro più sostenibile, dimostrando che la tecnologia e la collaborazione tra pubblico e privato possono fare la differenza nella lotta contro il cambiamento climatico.
