Dopo quelli di San Giovanni e Figline oggi la nostra attenzione si incentra sul Centro storico di Terranuova. La situazione, anche se risente della crisi fisiologica del commercio registrata a livello regionale e nazionale, non sembra aver subito grossi scossoni anche dopo la pandemia. I motivi secondo il sindaco Sergio Chienni e l’Associazione CommArt sono riconducibili ad alcuni importanti fattori: l’assenza di grandi esercizi commerciali, attività tramandate di padre in figlio, ormai più che accreditate presso i cittadini, e soprattutto, l’apertura al traffico veicolare della centralissima via Roma.
Dal 2019 al 2024, lasso di tempo al quale si riferiscono i dati forniti dall’Ufficio Suap, le chiusura sono state 12 mentre le nuove aperture 19. Di queste, anche se di una sola unità, prevalgono gli esercizi nel settore merceologico “alimentare”.
A Terranuova sembra che il vento della crisi soffi poco. E sembra anche che il Centro storico si sia potuto avvalere di una concreta collaborazione tra Amministrazione comunale e commercianti che ha portato a una riqualificazione, parte in atto e parte da effettuare in tempi rapidi, che risponde agli auspici e alle richieste dei gestori degli esercizi commerciali e dei cittadini. I cosiddetti “negozi di vicinato o di prossimità” non sembrano risentire in maniera pesante dell’insorgere degli acquisti on line perchè sono il valore aggiunto dello sviluppo della città.
Sergio Chienni, sindaco di Terranuova: “Dal 2022 ad oggi il saldo delle cessazioni e attivazioni è positivo nonostante nel quadro nazionale e regionale il commercio con sede fissa soffra la concorrenza del commercio on line e di altre forme di approvvigionamento. A Terranuova c’è un nucleo di commercianti che ha conquistato con il proprio operato la fiducia dei cittadini e questo ha sicuramente aiutato nella frequentazione e proliferazione del commercio nel Centro storico. A questi si sono affiancati nuovi commercianti che hanno affrontato la propria avventura professionale con lo stesso spirito e questo ha portato beneficio e ha permesso al nostro Centro storico di reggere nonostante i trend nazionali. Ha giovato, probabilmente, ai vari negozi di Terranuova il fatto che non c’è stata una proliferazione di grandi e medie superfici di vendita. Infine abbiamo via Roma storicamente aperta al traffico veicolare e questo favorisce il raggiungimento dei negozi con sedi fissa”.
Com’è cambiato il Centro storico?: “Rispetto ai negozi c’è un tessuto che si è mantenuto costante nel corso del tempo e che fa riferimento al nucleo storico di commercianti. Anche le attività che sono arrivate si inseriscono in questo filone e quindi c’è una continuità rispetto alla tipologia di negozi che sono presenti, servizi di prossimità che come tali vengono percepiti dai cittadini. Abbiamo cercato di lavorare nel corso degli anni con risultati positivi. Le iniziative organizzate hanno avuto una bella collaborazione con le associazioni, in maniera particolare con Commart e Pro Loco. Il nostro Centro storico ha bisogno di interventi che stiamo mettendo in programma per migliorarne la vivibilità perchè il Centro storico purtroppo ha subìto una parziale distruzione da parte dei tedeschi e quindi poi c’è stata una ricostruzione nel dopoguerra con materiali poveri e con canoni edilizi che non sono quelli dei Centri storici dei comuni limitrofi. Serve, per questo, impegno per valorizzarlo: abbiamo progetti per il Centro storico che stiamo approntando a cominciare da via Roma e piazza della Repubblica che ne necessitano maggiormente e nel perimetro murario storico, alcuni sono stati fatti nel corso degli anni, siamo infatti in procinto di inaugurare piazza Canevaro trasformata da un parcheggio sterrato in una piazza che valorizza la presenza delle mura. Ci sono insomma una serie di interventi per valorizzare il Centro storico e presenteremo alla cittadinanza il progetto complessivo”
“Abbiamo una criticità rappresentata da via Roma, è una strada che necessita di un intervento molto importante per essere ripristinata in maniera adeguata, andrà rifatta interamente a cominciare dai sottoservizi. Il progetto è già definito”.
Laura Salvi, Presidente CommArt: “Terranuova non si è svuotata di negozi, alcuni hanno chiuso perchè i gestori sono andati in pensione, in alcuni però ci sono rimasti i figli, altri sono aperti da tanto tempo, io per esempio sono qua da 35 anni e come me anche altri commercianti, e sono arrivate anche nuove aperture nel Centro storico ma anche fuori. L’andamento dei negozi è un po’ sofferente, è vero, però in confronto ai paesi limitrofi il nostro fiore all’occhiello è aver avuto il Corso sempre aperto: questo permette ai cittadini di recarsi senza problemi nel negozio scelto. Abbiamo avuto anche momenti più critici ma a Terranuova, francamente, si può vivere bene”.
“Per noi è importante avere la strada aperta, vediamo la differenza quando è chiusa per vari motivi. Terranuova, a differenza di San Giovanni o Montevarchi, non ha il cosiddetto “struscio” in centro, è vero abbiamo locali dove i ragazzi si ritrovano, ma la passeggiata no. La nostra fortuna, ripeto, è avere via Roma aperta al traffico”.
“Da migliorare c’è sempre. I prossimi lavori che saranno fatti riguardano il rifacimento di via Roma ed è una cosa importante da effettuare anche se questo comporterà disagi per i negozi. E quando gli interventi saranno terminati non penso ci siano altre cosa da fare nel Centro storico”.