A Rignano il Giorno della Memoria è stato celebrato al Cimitero della Badiuzza con la commemorazione della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche esattamente 80 anni fa.
Il piccolo camposanto è un luogo profondamente simbolico, legato a una delle tante tragedie della Seconda Guerra Mondiale e che assume un significato particolare nel contesto del Giorno della Memoria. La storia della famiglia Einstein-Mazzetti è una dolorosa testimonianza delle persecuzioni razziali e delle violenze del regime nazista. Il 3 agosto 1944, soldati tedeschi compirono un eccidio presso Villa il Focardo, uccidendo la moglie e le figlie di Robert Einstein, cugino di Albert Einstein, mentre quest’ultimo riuscì a salvarsi nascondendosi. Devastato, Robert si tolse la vita l’anno seguente.
Il Cimitero della Badiuzza, dove riposano gli Einstein, diventa così un luogo di riflessione e memoria nella data del 27 gennaio. Questo giorno non solo ricorda le vittime dei campi di concentramento, ma anche quelle delle persecuzioni e delle brutalità che hanno colpito tante famiglie.
Durante la cerimonia i ragazzi delle scuole hanno letto alcuni brani riguardanti il tema dell’Olocausto. Ed è proprio a loro che si è rivolta la Presidente del Consiglio Grazia Di Dio evidenziando i temi della memoria e del ricordo perché tali tragedie non si debbano mai più ripetere. ”Ricordare la shoah non significa solo ricordare le vittime”- ha dichiarato la presidente – “ma anche riconoscere i meccanismi che portarono a tali atrocità”.
“Un giorno simbolico che ci fa riflettere – ha detto il sindaco Giacomo Certosi – Occorre ricordare per un mondo migliore fatto di giustizia sociale e di uguaglianza e meditare soprattutto sul fatto che nessuno è diverso. Vigiliamo affinché nessuno alimenti l’idea dell’odio e dobbiamo combattere contro un male dei nostri giorni, che è l’indifferenza.”