Riunito stamani il tavolo regionale con le parti sociali e gli enti locali per studiare iniziative comuni a salvaguardia del settore moda, che sta attraversando una crisi che coinvolge anche le numerose imprese del Valdarno. Il confronto proseguirà lunedì prossimo con i parlamentari e gli europarlamentari toscani, il direttore di Irpet e i vertici regionali di Bankitalia. A dicembre invece si terrà un forum dedicato al rilancio del sistema toscano della moda.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha definito quello di stamani come “Un incontro molto costruttivo” da cui “si alza una voce comune di tutta la Toscana per la difesa e il rilancio del sistema moda”, e che “si aggiorna a lunedì prossimo per allargare il confronto anche ai parlamentari toscani, europarlamentari, oltre al direttore di Irpet e ai vertici toscani di Bankitalia per fornirci anticipazioni sullo studio che stanno svolgendo”.
“Un incontro voluto – aveva sottolineato in apertura il presidente, affiancato dall’assessore all’economia Leonardo Marras e in videocollegamento dall’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini – per dare una scossa e un sussulto alle iniziative contro questo momento difficile” che sta vivendo il settore e “che coinvolge l’intera regione, dalla Piana fiorentina all’Amiata, dal Valdarno aretino al comprensorio del cuoio”.
“Serve fare squadra – afferma Giani – a tutela di un ambito così cruciale per l’economia regionale, per il Made in Italy e per l’occupazione di circa 140mila addetti”.
D’accordo con i rappresentanti delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, i sindaci e assessori presenti, Giani ha indicato due livelli su cui questo “fronte comune” dovrà muoversi sin da subito. “Da un lato – dice Giani – occorre richiamare il governo a interventi rapidi, a partire dalla legge di bilancio, finanziando accanto ad ammortizzatori sociali ad hoc che siano effettivamente applicabili e adeguati, anche misure di moratoria del credito e degli oneri fiscali”.
“Dall’altro – aggiunge il presidente – proseguiremo la riflessione già avviata sulle azioni della Regione tese a salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale, che proprio per le dimensioni e le caratteristiche, è una questione che riguarda la Toscana diffusa. La riflessione dovrà anche toccare l’interlocuzione con i grandi gruppo nazionali e stranieri attivi in Toscana che hanno un grande ruolo sulle dinamiche dell’intera filiera”.
“A metà dicembre – conclude il presidente – convocheremo un vero e proprio forum in cui approfondire il dibattito, aprendolo al più ampio numero di voci per discutere sugli interventi che lo Stato, la Regione, i comuni possono prendere per fronteggiare una crisi divenuta strutturale a causa di fattori geopolitici e dei cambiamenti dei consumi”.