Si sono svolte nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre a Castelfranco Piandiscò le operazioni di surroga dopo le dimissioni di Massimo Mandò dalla lista di opposizione ‘Sentire Comune’. Al suo posto entra in Consiglio comunale Saverio Rabbini. “Vivo questa mia prima esperienza nell’ambito dell’Amministrazione Comunale con umiltà e ammirazione nei confronti di coloro che hanno avuto il privilegio e il coraggio di servire la politica prima di me”, ha commentato Rabbini. “Ringrazio chi ha sostenuto la lista “Sentire Comune” e nello specifico la mia persona, ringrazio Sinistra Italiana per l’appoggio e tutto il Consiglio Comunale che ha accettato senza riserve il mio ingresso. Credo che il ruolo dell’opposizione sia quello di sollecitare e dibattere con la maggioranza al fine di rendere la nostra comunità migliore per tutti, cercando di suscitare orgoglio, senso di appartenenza nell’animo di ogni cittadino”
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Contestualmente è stata anche ufficializzata la nomina del nuovo capogruppo, che diventa Niccolò Innocenti, già consigliere e assessore in passate legislature. “Porteremo avanti – ha detto – un’opposizione ferma e responsabile, che ponga attenzione alle persone e ai territori ma che stia attenta anche ai temi sociali e non solo alle mere questioni di campanile, unico interesse di questa maggioranza incolore. Un percorso di opposizione aperto anche alle persone e ai soggetti della società civile che oggi o in futuro non si riconosceranno nel modo di Amministrare di questa maggioranza, caratterizzato da logiche di bottega, rivalse paesane e promesse purtroppo già disattese”.
I consiglieri di Sentire Comune commentano anche l’esito di alcuni dei punti discussi durante la seduta consiliare: “In questo consiglio è stata presentata una mozione sullo Ius Scholae, un tema molto caldo a livello nazionale, sul quale la maggioranza, attraverso il suo capogruppo Andrea Pieralli, ha palesato le proprie contraddizioni, dichiarando che il Consiglio non è l’organo per discutere di questo genere di materie, e che non potranno mai votare favorevolmente su questioni di politica
extralocale per evitare di far emergere le loro divisioni interne sul tema. Ci chiediamo come possano amministrare e prendere decisioni cruciali per il territorio, come l’approvazione del bilancio, dove è necessario fare scelte che riflettano precisi valori politici o visioni più ampie e lungimiranti di interesse dei cittadini, che hanno diritto ad essere rappresentati da chi con visione politica agisce per il bene comune a ogni livello. Nascondere la verità nei comunicati relativi al Consiglio Comunale, dando la colpa della mancata approvazione della mozione a questioni burocratiche, è una forma di ‘opportunismo’ politico che il sindaco ombra Morbidelli sembra conoscere molto bene”.
La nota dell’opposizione continua: “La maggioranza, e in particolare il vicesindaco, hanno più volte fatto riferimento agli errori e alle mancanze della precedente amministrazione per giustificare le proprie difficoltà organizzative, come il mancato sostegno e supporto alle associazioni del territorio. Il tempo del dare la colpa a chi vi ha preceduto ormai è finito, è tempo di governare, non sprecare risorse e sviluppare l’azione amministrativa garantendo tutto le promesse che hanno fatto durante la campagna elettorale”.
Infine, “rispetto al caso Legionella per il quale l’Amministrazione avrebbe voluto
adire alle vie legali, vogliamo ribadire che il ruolo delle minoranze nella democrazia è fondamentale: queste valutano l’operato di chi amministra, propongono soluzioni per il bene comune e rappresentano tutti quei cittadini che, attraverso i consiglieri, fanno sentire la propria voce. Tuttavia, per il Sindaco, i Consiglieri e gli Assessori attuali, sembra che le minoranze dovrebbero limitarsi a occupare i banchi dell’opposizione senza realmente ‘opporsi’. Sembra quasi che preferirebbero il nostro silenzio, così da non disturbare chi si arroga il diritto di decidere sul nostro futuro, convinto della correttezza e infallibilità di ogni propria azione. Qualche minaccia velata non ci farà indietreggiare neanche di un millimetro nel voler dare voce e rappresentanza a tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere cosa viene deciso e come”.