Continuano i lavori nelle ex scuola Lambruschini di Figline, l’immobile di proprietà del Comune che , diventerà un vero e proprio “palazzo della Cultura”. Termine dell’opera fine 2024 o inizi 2025. In questi giorni la ditta incaricata sta installando le 250 finestre, ognuna di dimensioni diverse, poi sarà la volta delle pavimentazioni e degli impianti meccanici, per dedicarsi, infine, alla facciata lungo via Fabbrini.
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Un’opera attesa da circa 18 anni e che adesso ha preso forma ed è vicina alla sua ultimazione. Molto tempo è trascorso, infatti, dal 2006 quando cioè l’allora comune di Figline fu assegnatario di 2 milioni e 700 mila euro, grazie a un bando regionale, per la ristrutturazione delle ex scuole: i lavori iniziarono nel 2008 ma furono interrotti nel 2010 con il sequestro e l’avvio di un lunghissimo iter giudiziario, arrivato soltanto nel 2015 all’assoluzione in primo grado con formula piena dell’ex sindaco Nocentini e di tutti gli amministratori dell’epoca. Il comune di Figline e Incisa, nato nel frattempo, ottenne il dissequestro definitivo del cantiere soltanto nel 2016, rientrandone così in pieno possesso: da quel momento partì l’iter per appaltare una nuova progettazione, necessaria per riuscire a completare l’opera incompiuta. Il nuovo progetto, definitivo ed esecutivo, con direzione lavori e coordinamento della sicurezza, venne assegnato alla Fagnoni Associati che lo presentò nel 2021; nel giro di un anno è stata indetta la nuova gara di appalto, dal valore complessivo di 6 milioni di euro, e la ditta vincitrice, la Edilcostruzioni spa, ha ricevuto la consegna del cantiere a settembre 2023. Adesso gli interventi stanno arrivando a conclusione.
Dario Picchioni, assessore ai lavori pubblici e infrastrutture: “I lavori stanno procedendo come da cronoprogramma. Nelle settimane scorse abbiamo terminato il montaggio del materiale lapideo e la pulizia di quello già montato prima del sequestro del cantiere. Nei mesi scorsi abbiamo fatto lavori strutturali di consolidamento delle fondazioni e dei solai. Da questa settimana inizierà il montaggio degli infissi che darà il via a una nuova fase in cui ci si concentrerà sulla definizione degli spazi interni. E’ il segno di uno stato di avanzamento dell’opera che procede: la previsione di fine lavori è tra dicembre 2024 e inizio 2025. E’ un cantiere complesso da 6 milioni di euro di cui 1 milione e mezzo finanziato da fondi PNRR e quindi con tempistiche strette ma i lavori procedono bene, la ditta sta lavorando. Siamo quindi contenti di poter aprire nel 2025 all’interno dei locali la biblioteca Marsilio Ficino, il nuovo Archivio Post Unitario, una sala polivalente oltre alla riqualificazione dei giardini Morelli. Un cantiere che restituirà a Figline un luogo identitario a cui i cittadini potrenno accedere per trovare risposte importanti”.
“E’ un cantiere che ha un carico emotivo per la sua storia e le vicende giudiziarie che hanno aumentato l’attenzione da parte dei cittadini. Noi siamo attenti alle tempistiche e, insieme alla ditta e all’ufficio tecnico, alla qualità degli interventi: si è aspettato troppo tempo per il completamento dell’opera”.