12, Agosto, 2024

Eccidio del Focardo, la commemorazione nell’ottantesimo anniversario. Presente anche il Presidente Giani

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Sentita e partecipata cerimonia ieri a Rignano presso il cimitero della Badiuzza, per commemorare l’ottantesimo anniversario dell’eccidio del Focardo. Il 3 agosto del 1944, esattamente 80 anni fa, furono barbaramente uccise dai tedeschi in ritirata Cesarina Mazzetti, Luce e Annamaria Einstein rispettivamente moglie e figlie di Robert Einstein, cugino del noto scienziato Albert. La famiglia, ebrea, si era trasferita nel comune di Rignano per fuggire dalla persecuzione nei loro confronti nella Germania nazista.

Cesarina, Luce ed Annamaria sono sepolte nel piccolo cimitero della Badiuzza, vicino a Villa il Focardo, dove furono uccise. Il loro marito e padre Robert riuscì a scampare al massacro nascondendosi nei boschi circostanti. Per il grande dolore si tolse la vita un anno dopo, nel 1945, e anche lui è sepolto alla Badiuzza insieme ai suoi cari. Oltre alle vittime dell’eccidio del 1944, il Cimitero accoglie anche le spoglie di Paola e Lorenza Mazzetti, le nipoti di Cesarina, che sopravvissero al massacro e che sono morte poche anni fa, chiedendo entrambe di riposare con la loro famiglia.

La cerimonia di ieri è stata particolarmente importante. Sono passati 80 anni da allora, ma non è mai abbastanza il voler ricordare e preservare la memoria di quanto accaduto in quei tragici momenti che hanno segnato in maniera indelebile la nostra storia più recente. Alla commemorazione hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose. Presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani il quale ha ricordato i valori essenziali dell’antifascismo, sancito nella nostra Costituzione. “Principi – ha detto Giani – che non dobbiamo mai dimenticare e sottolineare ogni volta che si ha la sensazione della presenza di una caduta di valori che ci portò al lassismo che abbiamo vissuto in quei drammatici periodi“.

“La guerra di Liberazione e la redazione della Costituzione hanno cancellato la vergogna del fascismo – ha rimarcato nel suo intervento il sindaco di Rignano Giacomo Certosi-. Oggi scegliere di stare dalla parte giusta non significa imbracciare il mitra e combattere la guerra di resistenza ma significa combattere l’indifferenza ,stare dalla parte dei più deboli, aiutare gli ultimi.”

“Quello che avvenne il 3 agosto del 1944 è solo una delle tante atrocità che ancora oggi in ogni conflitto si verificano – ha sottolineato la Presidente del Consiglio Comunale Grazia Di Dio- ed è per questo che è importante mantenere vivo il ricordo. Per non dimenticare dobbiamo trasmettere tutto questo bagaglio di memoria ai giovani che dovranno essere i primi a conoscere gli orrori della guerra e della persecuzione razziale. È a loro che bisogna guardare cogliendo tutte le occasioni offerte in commemorazioni come questa per renderli partecipi e per trasmettere loro la cultura del rifiuto della guerra ,della discriminazione e della violenza che non dovranno mai più avere un terreno sul quale gettare le proprie radici.”

Dopo la cerimonia di commemorazione al Cimitero della Badiuzza si è tenuta una visita a Villa il Focardo dove ebbe luogo la strage. Fra le altre iniziative, organizzata anche una mostra nella sala consiliare dal titolo “Gli Einstein a Firenze e dintorni” a cura dell’Associazione Anpi Rignano Reggello e dell’Associazione ANFIM.

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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