La Liberazione di Valdambra, avvenuta tra il 16 e il 17 luglio 1944, fu un momento cruciale per il territorio, segnando la fine dell’occupazione nazifascista e l’inizio di una nuova era di libertà e speranza. Tuttavia, questo periodo fu preceduto da tragici eventi che evidenziarono il costo umano del conflitto.
Un capitolo di sangue e Resistenza. Tra giugno e luglio del 1944, questa regione fu teatro di brutali rappresaglie tedesche e di eroiche azioni partigiane che culminarono nella liberazione da parte delle forze alleate. Il 29 giugno 1944, San Pancrazio, una frazione del comune di Bucine, fu scenario di una delle più atroci rappresaglie tedesche. In risposta alla battaglia avvenuta alla villa di Montaltuzzo, le truppe naziste circondarono il paese alle prime luci dell’alba. I civili, svegliati dai colpi di mitragliatrice, furono radunati nella piazza centrale. Gli uomini furono separati dalle donne e dai bambini e rinchiusi in una cantina. Qui, sessantadue uomini furono uccisi con un colpo alla nuca, i loro corpi accatastati e bruciati. Il totale delle vittime di quella giornata ammontò a settantaquattro, inclusi donne, bambini e il prete del paese, Don Giuseppe Torelli.
Le azioni partigiane. La presenza di gruppi di partigiani nella Valdambra fu fondamentale nel contrastare l’occupazione tedesca. La Banda Renzino, operante da Valibona, partecipò alla battaglia di Montaltuzzo il 23 giugno. Il 3° distaccamento della 22ª Brigata ‘Vittorio Sinigallia’, noto come ‘Chiatti’, catturò un intero battaglione di ingegneri repubblichini il 14 giugno, ottenendo un grande quantitativo di armi e munizioni. Altri distaccamenti partigiani, come l’8° Raggruppamento Patrioti ‘Monte Amiata’ e il distaccamento ‘Valentini’ della 24ª Brigata Garibaldi ‘Bande Esterne’, condussero diverse azioni contro le forze tedesche, infliggendo perdite significative.
Le rappresaglie tedesche. Le rappresaglie tedesche non si limitarono a San Pancrazio. Il 29 giugno, Pietraviva evitò per un soffio un massacro simile, mentre due uomini furono uccisi vicino a Pogi. A Badia a Ruoti, il 7 luglio, sette uomini furono fucilati dai tedeschi. A Campitello Perelli, nello stesso giorno, dopo la morte di due soldati tedeschi sotto i bombardamenti alleati, undici persone furono catturate, sette delle quali furono fucilate immediatamente e le altre quattro il giorno successivo.
L’arrivo delle Forze Alleate. La liberazione della Valdambra iniziò con l’avanzata della 4ª Divisione Britannica. Il 16 luglio 1944, le truppe alleate entrarono a San Pancrazio, scoprendo le atrocità commesse dai tedeschi. Il 2° Royal Fusiliers, supportato da carri armati canadesi, liberò il paese. L’avanzata continuò nei giorni successivi, liberando Pietraviva, Pogi, Campitello Perelli, San Leolino e Capannole. La liberazione della Valdambra fu un processo doloroso e sanguinoso, caratterizzato da brutali rappresaglie tedesche e coraggiose azioni partigiane.