Dopo oltre quindici giorni, e dopo l’articolo di oggi di Valdarnopost, sul posto sono intervenuti alcuni tecnici incaricati dal comune. Nel tardo pomeriggio è stato riacceso: nella speranza che continui a funzionare, questa volta
Riacceso nel pomeriggio di oggi il semaforo pedonale su via Chiantigiana: ci sono voluti oltre quindici giorni, dal tragico incidente costato la vita al piccolo Lorenzo Vanzi. Proprio questa mattina Valdarnopost aveva verificato che il problema non era stato risolto: poche ore dopo, l'intervento dei tecnici incaricati dal comune di Montevarchi.
Il primo tassello per la messa in sicurezza di una strada evidentemente pericolosa finisce al suo posto. Non può bastare, ma è già qualcosa: come hanno sottolineato più volte i residenti, l'importante è che ora quel semaforo continui a funzionare, a differenza di quanto accaduto più volte in passato.
Via Chiantigiana resta comunque una strada pericolosa. Utilizzata spesso come circonvallazione di Montevarchi, per evitare il traffico e i semafori, diventa così una strada di scorrimento veloce, forse anche troppo. Di attraversamenti pedonali potenzialmente pericolosi ce ne sono altri: uno si trova all'altezza del Tennis, in curva, zona anche scarsamente illuminata.
L'obiettivo, insomma, deve rimanere puntato su questa strada, perché non venga presto dimenticata. Il progetto per la realizzazione di una rotonda all'intersezione con via Ossaia, in una curva, che potrebbe costringere le auto a rallentare, esisteva già da anni: ma era previsto come opera di urbanizzazione per la ditta che avrebbe dovuto costruire, lì vicino, un distributore di carburanti. Con il suo fallimento, l'opera non è mai stata realizzata. Il comune potrebbe decidere di costruirla finanziandola con fondi propri, anche se per ora non figura nel programma delle opere pubbliche.