23, Novembre, 2024

Tempio crematorio, due i ricorsi depositati al Tar. Vadi in Consiglio: “Tutto il procedimento è sospeso”

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Tutto il procedimento per la realizzazione del forno crematorio a San Giovanni è sospeso. Lo ha annunciato definitivamente la sindaca Valentina Vadi durante il Consiglio comunale straordinario convocato ieri per discutere la questione, in seguito a tre petizioni (per circa 1400 firme) depositate in comune proprio in relazione a questo progetto. La novità rispetto alle passate comunicazioni, è che i ricorsi al Tar sono due, presentati entrambi dalla società che aveva partecipato al bando di gara ma non era risultata vincitrice.

La sindaca Vadi ha chiarito l’iter amministrativo: “La gara pubblica si è conclusa l’11 dicembre 2023 con l’individuazione di un aggiudicatario della gara, Italgeco Scarl; pochi giorni dopo l’altra partecipante alla gara ha depositato ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento della gara. Il 25 gennaio, quando si sarebbe dovuto discutere della sospensiva di fronte al Tar, il ricorrente ha chiesto un rinvio per approfondire altro materiale, di cui ha chiesto accesso agli atti al nostro comune. Poche ore fa (il 14 febbraio, ndr) è stato depositato un altro ricorso al Tar, da parte della stessa azienda, a seguito della consultazione degli atti acquisiti. In data attuale non sappiamo quando il Tar discuterà i ricorsi, non c’è neppure una calendarizzazione. Il procedimento è di fatto sospeso fino alla pronuncia del Tar sui due ricorsi”.

Tutto dunque è sospeso, ha continuato Vadi: “Il Tar ora ha due possibilità. Se decide di annullare la gara, noi non saremo in grado di indirne una nuova, perché nel frattempo è stata approvata una Legge regionale a novembre 2023 che non permette al momento la realizzazione di nuovi impianti crematori su tutto il territorio regionale. Se invece il Tar non annullasse la gara e dichiarasse il procedimento valido e legittimo, in quel caso a fronte delle numerose firme raccolte, che ritengo abbiano una forte importanza politica, io mi propongo di sottoporre il progetto ad un serrato confronto pubblico. Il tempio crematorio non era nel mio programma elettorale del 2019, ma abbiamo pensato che potesse essere un servizio pubblico importante per la cittadinanza, come abbiamo spiegato già in altri incontri. È un servizio di prossimità, non inquinante, non più di quanto sia un’altra attività produttiva. Se fosse stata dannosa o pericolosa per l’ambiente, io non avrei mai acconsentito ad intraprendere questo procedimento”.

“Vorrei sottolineare che comunque – ha concluso la sindaca – se la procedura dovesse andare avanti, si dovrà pronunciare una Conferenza dei Servizi, di cui fanno parte Asl e Arpat, per l’autorizzazione all’impianto. Il forno crematorio potrà essere realizzato solo a seguito dell’autorizzazione della Conferenza dei Servizi”.

I promotori della raccolta firme hanno ribadito la volontà di continuare a combattere contro la realizzazione del forno crematorio, chiedendo la rinuncia al progetto. Tanti i cittadini che hanno preso la parola, sottolineando le perplessità e proponendo domande. Per quanto riguarda i consiglieri, gli esponenti delle Liste Civiche hanno contestato il fatto che la decisione di realizzare un forno crematorio è un atto politico, e che dunque non si può aspettare il Tar per prendere ulteriori decisioni; hanno poi ribadito il ‘no’ alla realizzazione del forno crematorio, sottolineando il peso della raccolta firme. La Lega, con la conigliera Legnaiuoli, ha sottolineato come la raccolta firme dimostri che i cittadini non vogliono quest’opera, parlando di impianto inquinante. Pierazzi del M5S ha rivendicato il lavoro fatto a livello regionale, con una mozione approvata all’unanimità che chiedeva un regolamento che coordinasse il servizio di cremazione nell’intera regione; ha poi ribadito che il tempio crematorio non si deve fare. Dalla maggioranza, si è ribadito che è importante aspettare la decisione del Tar per discutere del progetto, e che comunque ci sarà confronto con i cittadini; i consiglieri hanno ricordato anche che c’erano stati già incontri con i cittadini per discutere di questo progetto negli scorsi anni.

La seduta consiliare

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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