24, Novembre, 2024

Tempio crematorio, M5S: “Siamo l’unica forza politica Sangiovannese ad essersi opposta al progetto”

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Tempio crematorio a San Giovanni, il tema affrontato in Consiglio comunale. Dopo la presentazione di un’interrogazione in merito il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, Tommaso Pierazzi, interviene: “E’ proprio nella ‘comunicazione’ del sindaco che apprendiamo l’ammissione della Giunta Vadi a non aver comunicato sufficientemente alla cittadinanza cosa volevano fare. Apprendere del passaggio nella conferenza dei servizi e di un nuovo confronto con la cittadinanza confermano tutte le nostre obiezioni mosse in questi due anni”.

Il consigliere Pierazzi continua tracciando l’iter politico del Movimento 5 Stelle in merito al Tempio crematorio: dall’interrogazione presentata nel 2021 per conoscere i dati tecnici “che avrebbero riguardato l’impatto sulla salute dei cittadini una volta fatto avviare l’impianto. Ed è proprio in quella occasione che spiegammo perché fosse inopportuno la costruzione di un impianto così impattante sull’ambiente in un comune di appena 21 km2” ai suggerimenti rivolti all’Amministrazione comunale  di incontrare la cittadinanza per erudirla bene sull’argomento, fino alla mozione depositata nel 2022 alla Giunta regionale per chiedere di elaborare il piano previsto dalla normativa nazionale, assente fin dal 2001.

“Secondo la legge nazionale, le Regioni devono elaborare Piani regionali di coordinamento per la realizzazione di impianti crematori da parte dei Comuni, considerando la popolazione residente, l’indice di mortalità e i dati statistici sulla preferenza crematoria dei cittadini di ciascun territorio comunale. Ad oggi in Toscana funzionano già 12 forni crematori ma i comuni vengono convinti dalle grandi aziende a costruirne di nuovi promettendo loro vantaggi economici derivanti da questa industria che si sta sviluppando in maniera incontrollata rispetto ai veri bisogni regionali che dovrebbero tener conto del numero di abitanti, dell’indice di mortalità e dei dati statistici”.

“Nel frattempo, nel novembre 2023, la nostra azione in Regione Toscana ha dato i suoi frutti. La nuova legge regionale ha stabilito una moratoria di 12 mesi per la realizzazione di nuovi impianti crematori nell’intero territorio regionale, in attesa dell’approvazione del primo Piano regionale di coordinamento. Durante questo periodo, non sarà permesso costruire nuovi impianti, a meno che i Comuni non abbiano già approvato il progetto di costruzione. Una vittoria a metà, visto che la nuova legge approvata dalla Regione Toscana non può essere impugnata su San Giovanni poiché era già stata aggiudicata la procedura di gara per l’affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della progettazione esecutiva, costruzione e gestione del tempio crematorio. Concessione per 32 anni e 6 mesi dalla stipula del contratto, 30 anni dalla data del collaudo per quella della gestione. Nel frattempo siamo venuti a conoscenza di un ricorso in atto sulla procedura che ha bloccato tutto l’iter. Ricorso che terminerà con la sentenza del TAR. Sentenza che deciderà le sorti del Tempio Crematorio”.

“Sono soddisfatto per questo primo traguardo raggiunto dal Movimento 5 Stelle – puntualizza Pierazzi – unica forza politica Sangiovannese ad essersi opposto al progetto da subito. Ma soprattutto mi sento di ringraziare i ragazzi del Comitato Aria Pulita Valdarno che in questi mesi hanno saputo informare correttamente la cittadinanza ed accelerare il “dietro front” della Giunta”.

Sul tema interviene anche il Movimento 5 Stelle di Cavriglia: “L’aria che respiriamo è sempre più inquinata soprattutto nella vallata del valdarno Aretino e Fiorentino; dove anche a causa della conformazione territoriale ristagnano nell’aria molti agenti in sospensione, perciò non possiamo che essere concordi con la raccolta di firme del comitato “Aria Pulita Valdarno”, noi come movimento 5 stelle Cavriglia ci dichiariamo disponibili a ospitare il suddetto comitato per una raccolta firme, perché la struttura dovrebbe sorgere ai confini del territorio di Cavriglia ed è un bene che i cittadini siano informati direttamente da esperti dei rischi connessi a questa opera”.

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