Oltre 500 firme sono state raccolte tra i cittadini dal comitato “Aria Pulita Valdarno”, per contrastare il progetto di realizzazione a San Giovanni di un Tempio Crematorio. L’iniziativa ha trovato l’appoggio delle forze politiche di opposizione.
Il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo Tommaso Pierazzi, commenta: “Abbiamo appreso in questi giorni della raccolta firme del comitato “Aria Pulita Valdarno” per chiedere un consiglio comunale aperto per discutere sull’affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della progettazione, costruzione e gestione di un tempio crematorio a San Giovanni. Sul tempio crematorio come Movinento 5 Stelle siamo ad oggi stati gli unici ad aver sollevato la questione in consiglio comunale chiedendo di conoscere i parametri ambientali a cui sarebbe stata sottoposta San Giovanni”.
“Sappiamo – continua Pierazzi – che sono state raccolte 500 firme in poco meno di una settimana da parte del comitato. Oltre ad aver appoggiato da subito la loro iniziativa, i tanti cittadini che si sono avvicinati per firmare confermano le nostre preoccupazioni. A livello nazionale manca una regolamentazioni chiari sul tema. In Toscana già esistono molte strutture per questo servizio, ma quello che più ci preoccupa come Movimento 5 Stelle è la ricaduta in termini di sicurezza ambientale che avverrebbe la messa in funzione del tempio crematorio. Per il prossimo consiglio comunale abbiamo presentato e protocollato una nuova interrogazione per sapere qual è la situazione dell’opera e se la Giunta ha intenzione di concedere un consiglio comunale aperto sul tema”.
Anche le Liste Civiche intervengono chiedendo un Consiglio comunale aperto per bloccare l’iter di costruzione del Tempio Crematorio e ricordano che il Presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana Enrico Sostegni, quando ha presentato la nuova Legge regionale, in attesa del regolamento del Piano regionale sulla ubicazione e costruzione di nuovi forni crematori, ha dichiarato: “La Regione Toscana, in base ai dati raccolti su popolazione residente, indice di mortalità e dati statistici inerenti la scelta crematoria, ha impianti più che sufficienti per rapporto alle necessità”.
“Non si capisce – commentano le Liste Civiche – per quale motivo il Comune di San Giovanni abbia affrettato i tempi dell’approvazione del progetto per la costruzione di un forno crematorio all’interno del tessuto urbano di San Giovanni. Il tutto alla luce della prossima redazione del Piano regionale. O forse lo si capisce troppo bene: la volontà di fare business con un forno crematorio non necessario (secondo la Regione Toscana), ubicato in un territorio non idoneo, che andrà a servire utenze non solo della nostra regione. Una fretta che sicuramente non rispetta i sangiovannesi, che dopo la discarica dovranno subire anche la presenza di un impianto critico, volto soprattutto a soddisfare i bisogni dei non residenti”.
“Il nostro territorio comunale – concludono le Liste Civiche – ha già dato in termini di salute e di disagi ambientali. Per questo motivo sosteniamo con forza la raccolta firme del “Comitato Aria Pulita” e a tal proposito abbiamo già inviato richiesta formale al Presidente del Consiglio circa la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario aperto alla cittadinanza. Fermiamo questa Amministrazione comunale, fermiamo questo ulteriore errore: San Giovanni non può continuare a essere la capitale del puzzo!”.