Si tratta di una fase del progetto “Firenze 2016”: studiosi internazionali cercano di capire quanto è stato fatto a cinquant’anni dall’alluvione del ’66. Il Commissario Tavanti: “Buone notizie sulle casse di espansione, lavori in corso a Pizziconi e finanziamenti in arrivo anche per le altre tre”
Firenze e la Toscana al centro dell'attenzione internazionale, alla vigilia del cinquantesimo anniversario dall'alluvione del '66. Un'attenzione che si è concentrata anche sul Valdarno, con la visita questa mattina della Commissione tecnico scientifica del progetto "Firenze2016" a Figline, per valutare l'avanzamento dei lavori sul fronte delle casse di espansione.
Perché per mettere in sicurezza la città di Firenze, ma anche il Valdarno fiorentino e aretino, da anni sono sul tavolo una serie di progetti (casse di espansione dell'Arno e ampliamento della capacità della Diga di Levane), che per troppo tempo sono rimasti solo sulla carta. "Un periodo di inerzia – ha commentato il Seegretario Giorgio Federici – che finalmente oggi viene soppiantato dall'operatività, dal finanziamento e l'esecuzione dei lavori".
A Figline quell'inerzia è stata legata anche a lunghi e complicati iter burocratici, che per anni di fatto hanno bloccato i lavori, fino al loro commissariamento. Oggi a guidare le pratiche è il Commissario Oreste Tavanti, che ha incontrato il Comitato internazionale. "Finalmente le notizie sono buone – ha detto – da una parte c'è la cassa di Pizziconi, i cui lavori sono in corso: anche se si procede per fasi, con l'analisi delle terre di scavo, e questo rallenta un po' le procedure. Ma contiamo di terminare in primavera".
"Dall'altra – ha aggiunto Tavanti – c'è la buona notizia del finanziamento di altre casse d'espansione: quella di Restone, già progettata (e quindi i lavori potranno essere affidati in fretta); e quelle di Leccio e Prulli, per le quali invece si deve partire con la progettazione. Infine, per il 2016, è stato previsto anche il finanziamento del rialzo della Diga di Levane, opera fondamentale per garantire una maggiore capacità di contenimento in termini di volumi d'acqua".
E proprio per l'innalzamento della Diga di Levane, la novità è che venerdì scorso Enel ha depositato i progetti: parte quindi l'iter per la valutazione dell'impatto e l'approvazione. Previsto un finanziamento dal Governo nell'ambito di #italiasicura di circa 25 milioni di euro.
La Commissione continuerà il suo lavoro, in modo indipendente, anche nei prossimi mesi. "L'obiettivo – ha concluso Federici – è mantenere alta l'attenzione su Firenze, il territorio toscano, e sulla sua sicurezza, approfittare di competenze e capacità internazionali, e fare in modo che l'anniversario del 2016 non sia solo un'occasione per il ricordo, ma anche per lasciare opere utili di sicurezza idraulica per le generazioni future".