Già da un po’ di giorni si aggirano a Figline. Oggi hanno bussato ad alcuni abitazioni di via Strasburgo. Minacciano ingiunzioni da parte del Tribunale
Solo quando il proprietario dell'abitazione alla quale avevavo suonato ha preso il telefono per chiamare i carabinieri se ne sono andati e di corsa. Ancora una volta a Figline, infatti, persone che si sono qualificate come funzionari Enel hanno tentato di entrare in casa, di controllare le utenze e di far firmare un contratto per la modica cifra di 500 euro.
Nella zona erano già passati in estate. Sono in cinque, tre donne e due uomini. Davanti al rifiuto di aprire la porta delle proprie abitazioni minacciano ingiunzioni del Tribunale. Dicono che intendono proporre un contratto con tariffe più convenienti.
Casi simili, sempre a Figline, si sono verificati nel mese di luglio. E in quell'occasione Enel si rivolse ai cittadini. Prima di tutto i dipendenti Enel sono in possesso di tesserino con foto e numero. Poi nessuno può obbligare qualcuno a cambiare contratto o può esercitare il diritto di riscuotere denaro nelle case. Per quanto riguarda i contatori il personale di Enel distribuzione effettua controlli a distanza e non certo nelle abitazioni. Se fosse necessario il personale autorizzato è munito di speciale tesserino di riconoscimento.
Oggi hanno di nuovo suonato i campanelli della zona di via della Comunità Europea. Hanno anche insistito. Ma quando uno dei residenti ha voluto chiamare i carabinieri sono andati via. L'invito è, dunque, a prestare attenzione. Nel caso in cui vi fossero dubbi è bene chiamare sempre i carabinieri.