23, Dicembre, 2024

Il Consiglio comunale sottoscrive la Carta di Milano, impegni presi sul fronte della nutrizione e delle pratiche alimentari

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Via libera al documento promosso dal Pd. Tra gli impegni, anche quello di attivare la specialistica per le malattie dell’alimentazione dell’Ospedale Serristori. “Indispensabile anche rafforzare nelle scuole i programmi di educazione alimentare, fisica e ambientale”

Combattere i problemi legati alla denutrizione, alla malnutrizione, alla sicurezza alimentare anche a livello locale: è il senso della sottoscrizione della Carta di Milano, a cui il consiglio comunale di Figline e Incisa ha dato il via libera su proposta del gruppo del Partito democratico (qui il documento completo). 

"La Carta di Milano – si legge nelle premesse – è un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi".

Tra gli impegni assunti, quello di "costituire un tavolo di confronto nel territorio comunale, in collaborazione con enti ed istituzioni, associazioni, realtà politiche, economiche e sociali locali e impegnarsi nella promozione degli obiettivi citati nella Carta anche attraverso la realizzazione di Forum tematici", e "promuovere il tema della nutrizione, considerare il cibo un patrimonio culturale". 

Il documento impegna anche ad "Attivare la specialistica per le malattie dell’alimentazione dell’Ospedale Serristori, per sviluppare misure e politiche nei sistemi sanitari nazionali che promuovano diete sane e sostenibili e riducano il disequilibrio alimentare; formulare e implementare regole e norme giuridiche riguardanti il cibo e la sicurezza alimentare e ambientale che siano comprensibili e facilmente applicabili; declinare buone pratiche in politiche pubbliche e aiuti allo sviluppo che siano
coerenti coi fabbisogni locali". 

Inoltre, il documento chiede anche di "Introdurre o rafforzare nelle scuole e nelle mense scolastiche i programmi di educazione alimentare, fisica e ambientale come strumenti di salute e prevenzione, valorizzando in particolare la conoscenza e lo scambio di culture alimentari diverse, a partire dai prodotti tipici, biologici e locali". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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