Le operazioni di manutenzione al corso del torrente Resco, fra Vaggio e Matassino, saranno eseguite solo fra ottobre e novembre: una decisione che è diventata necessaria, alla luce della vera e propria invasione che si registra nelle sponde, da parte del Poligono del Giappone, una pianta aliena altamente invasiva.
La situazione è stata illustrata ai cittadini in una assemblea pubblica che si è tenuta al circolo di Vaggio, alla presenza del sindaco di Reggello Piero Giunti, degli assessori Adele Bartolini e Jo Bartolozzi, e della Presidente del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno, Serena Stefani.
Come hanno spiegato gli amministratori, la bonifica in corsi d’acqua e torrenti avviene ogni anno sulla base di un piano di interventi che viene redatto dal Consorzio in collaborazione con i Comuni e anche in base alle segnalazioni dei cittadini; il piano viene poi inviato in Regione per la validazione e l’approvazione. I lavori scattano normalmente a partire dal 1° luglio di ogni anno (prima non è possibile perché la legge tutela così le nidificazioni delle specie di uccelli) e terminano entro il 31 dicembre.
“Anche per il 2023 sono previste attività di manutenzione ordinaria sul Resco, necessarie per garantire il corretto deflusso delle acque – ha spiegato la presidente Stefani – ma per via della presenza massiccia del Poligono del Giappone siamo costretti ad aspettare ottobre-novembre. Questo perché, sulla base di studi condotti anche da università, abbiamo individuato il periodo del fermo vegetativo, quando le foglie sono secche, come quello più adeguato per intervenire evitando di moltiplicare la pianta”.
Il poligono del Giappone è una pianta asiatica, arrivata da noi probabilmente come pianta decorativa per i giardini; ha però invaso velocemente (nel giro degli ultimi 4, 5 anni) le sponde dei torrenti, arrivando anche lo scorso anno fino alla confluenza in Arno. Cresce e si diffonde davvero velocemente, tanto che viene considerata fra le cento specie più invasive del mondo. Anche un singolo rametto tagliato, che magari sembra secco, se viene lasciato a terra può mettere di nuovo radici, e questo ne spiega la rapida e massiccia proliferazione. Tagliare le piante d’estate, in piena fase vegetativa, significherebbe moltiplicarlo a dismisura, e per questo dunque il Consorzio di Bonifica non interverrà con la pulizia del Resco fino ad autunno inoltrato.
“E quando interverremo – ha aggiunto Serena Stefani – lo faremo tagliandolo e poi bruciandolo direttamente sul posto, per evitare che anche lo spostamento dei residui ne favorisca la diffusione in altre zone”. Insomma, un’operazione puntuale per arginare al massimo l’espansione di questa specie aliena, che soffoca la vegetazione autoctona e mette a rischio l’intero ecosistema fluviale. Nel corso dell’assemblea, Consorzio di Bonifica e Comune di Reggello hanno chiesto l’aiuto dei cittadini, perché imparino a riconoscere questa pianta ed evitino comportamenti, come il taglio d’estate o l’abbandono degli sfalci sul torrente, che non fanno altro che aumentarne la diffusione.