23, Novembre, 2024

Loro Ciuffenna celebra la sua Liberazione. In Pratomagno un monumento dedicato ai partigiani

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Era il 27 luglio del 1944 quando gli alleati entrarono nella piazza Garibaldi di Loro Ciuffenna: e oggi, 79 anni dopo, la comunità torna a celebrare la sua Liberazione. Il sindaco Botti con gli assessori della giunta ricordano: “C’è una famosa immagine del carro armato inglese fermo di fronte al ponte distrutto sul Ciuffenna che ci trasmette il senso di un paese nuovo, liberato, pronto per ricominciare a vivere finalmente liberi e in pace. Quel luglio del 1944 deve rimanere vivo nella nostra mente insieme alla speranza che mai più si debba vedere comparire di nuovo un carro armato. Il nostro territorio ha dato molto in termini di vite umane, ricordate da ben 6 cippi commemorativi di persone uccise per rappresaglia nel nostro comune, 67 civili sono stati uccisi ed è fondamentale mantenere la memoria dei fatti che sono accaduti”.

“Il valore della memoria è fondamentale per ogni generazione, specialmente per quelle più giovani. Ricordare serve a far sì che queste tragedie non accadano più, ma nel farlo dobbiamo riflettere sul passato. Ognuno di noi deve sentire in cuor suo l’imperativo categorico nel dire: “Non permetterò più che questo accada”. Per questo nel nostro Comune, nel corso degli anni, c’è stato l’intento di alimentare la memoria e in diverse occasioni si è operato in questa direzione, non solo con i cippi ai caduti, alcuni anni fa abbiamo intitolato una strada con il nome di Giovanni Biscaro Parrini, classe 1926, il più giovane tra i partigiani del Comune di Loro Ciuffenna che appartennero alla Mameli. Entrò nella Brigata il 23 giugno e ne uscì trucidato venti giorni dopo, così come a San Giustino una strada è stata dedicata ai Martiri dell’Oreno. Più recentemente, nel 2018, abbiamo intitolato la nostra biblioteca ai partigiani del Pratomagno e ai combattenti per la libertà. Abbiamo inoltre dedicato la ex scuola di Poggio di Loro al prete partigiano Don Giorgio Checchi che fece parte del comando della brigata Mameli”.

Nel 1978 il Comune incaricò Venturino Venturi di scolpire un omaggio alla Resistenza. Venturino scolpisce un gruppo: padre, madre e figlio stretti in un abbraccio fortissimo, il Monumento alla Famiglia Umana. Un monoblocco di marmo con le figure appena abbozzate, affinché la forza che li unisce, li spinga a procedere in avanti. La testa dell’uomo però è volta all’indietro. È volta alla storia che è passata da poco, che non si deve dimenticare. L’opera accoglie chi arriva a Loro Ciuffenna al centro della rotatoria principale di accesso del paese (foto sopra).

Quest’anno la Liberazione sarà accompagnata da due momenti importanti: l’inaugurazione de “il fiore del partigiano”, monumento alle formazioni che operarono nel nostro Pratomagno, realizzato vicino alla Croce, e che sarà inaugurato il prossimo 5 agosto nel corso di un grande evento voluto dall’ANPI della provincia di Arezzo; e il tracciamento del Sentiero Partigiano, un sentiero che da Pratovalle arriva ad Anciolina e poi sopra la Panoramica (zona Gubbiana) che ripercorre alcuni momenti importanti della battaglia tra tedeschi e partigiani che si svolse nel luglio del ’44. Il sentiero è stato voluto dal Comune insieme all’ANPI Valdarno e all’associazione culturale Pepe Mujica di Arezzo e permetterà di fare un percorso di circa 4 ore in una zona bellissima e poco conosciuta, rafforzando la memoria verso un passato in cui tanti giovani sono caduti per garantire a noi la libertà.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati