01, Luglio, 2024

Reggello, il Consorzio di Bonifica: sotto attenzione chilometri di corsi d’acqua

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Corsi d’acqua nel territorio di Reggello sotto la lente d’ingrandimento da parte del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. L’intervento, approvato dalla Regione Toscana, rimetterà in forma oltre 40 chilometri di corsi d’acqua. A cominciare dall’Arno: 9 i km da manutenere, tutti compresi tra S. Ellero e S. Clemente e dal confine con il comune di Incisa Figline Valdarno fino alla località Ciliegi.

Super attenzionato anche il torrente Chiesimone: operai e macchine sono al lavoro al Montanino poi si sposteranno in località Poggio ai Giubbani. L’intervento prevede infine la manutenzione del Borro Orecchie fino a Recchiortoli. Altri cantieri saranno aperti a breve sul Borro del Salvini e sui fossi di Leccio e Tornia. Sfalcio di erba e arbusti per il controllo del reticolo e delle opere idrauliche con rimozione selettiva di piante, vecchie o in precarie condizioni di stabilità o di salute che potrebbero ostacolare il regolare deflusso delle acque sul Borro del Fossatone e sull’affluente a San Donato in Fronzano; sul Fosso del Borracino, a La Torricella; sul Fosso di Cetina fino ai Ciliegi; sul Borro di Ricavo per l’intero corso e sugli affluenti dell’Arno a Prulli di Sotto; sul Rio di Luco dove sarà continuato il trattamento iniziato lo scorso anno. Previsti anche interventi sul Fosso di Massa Nera a Case Lavana; sul Torrente Resco Simontano da Simonti a Casa Biondo.

Nel PAB 2023 c’è inoltre il Torrente Marnia in località Romola, e nel tratto di valle dove, oltre al contenimento della vegetazione, è previsto il ripristino di due briglie esistenti che presentano danneggiamenti soprattutto ai muri d’ala. Infine ultimo in elenco, anche per i tempi di trattamento, il Torrente Resco. Il restyling interesserà l’asta fluviale in più punti. Sotto i ferri, il tratto che arriva a Tamburesco nella frazione di Vaggio; quello che va da Ostina a San Giovenale e poi nell’abitato di Reggello in località Case Lavana, compreso l’affluente Borro di Massa Nera. L’operazione scatterà solo in inverno.

“Non si tratta di un ritardo nella tabella di marcia, ma di una scelta precisa per combattere il Poligono del Giappone, la pianta infestante che si sta diffondendo su molti corsi d’acqua del comprensorio Alto Valdarno. Tra questi il Resco, uno dei più colpiti. Attendere la fine del ciclo vegetativo è una delle strategie suggerite ed applicate per tenere sotto controllo la propagazione delle specie alloctona che “uccide” la vegetazione autoctona e rende più fragili le sponde”.

Serena Stefani ha commentato: “Momento importante di confronto e di approfondimento per capire meglio il modo in cui opera il Consorzio e le necessità del territorio: una collaborazione indispensabile per fare in modo che tutti gli interventi rispondano davvero alle esigenze della comunità locale”.

Il sindaco Piero Giunti ha spiegato: “Reggello è un Comune esteso per circa 120 kmq, va dalla pianura alla montagna, da Vallombrosa al Matassino. Un territorio diffuso, attraversato da numerosi corsi d’acqua. Durante l’incontro abbiamo messo a fuoco gli interventi necessari, evidenziandone le priorità, inoltre abbiamo approfondito alcuni temi particolarmente complessi, come la presenza del Poligono del Giappone, che richiede un trattamento specifico e una adeguata campagna di comunicazione per comprenderne la natura e il contrasto alla sua diffusione. Infine, riteniamo fondamentale che tutti i cittadini possano conoscere l’attività svolta per la mitigazione del rischio idraulico, per questo l’Amministrazione si sta adoperando per creare occasioni di confronto e di informazione con la popolazione”

Infine il vice sindaco con delega all’ambiente Jo Bartolozzi che ha aggiunto: “Uno dei punti fondamentali affrontati nell’incontro di oggi consiste nel rendere consapevole la cittadinanza riguardo la mole di lavorazioni portate avanti dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, in stretta cooperazione con l’Amministrazione Comunale: attività rese possibili dal contributo di bonifica versato dalla cittadinanza. Tutto ciò garantisce la salvaguardia e la sicurezza idraulica dei nostri corsi d’acqua e, quindi, dei nostri centri abitati. A tal proposito, abbiamo pensato di comune accordo con il Consorzio di organizzare un incontro pubblico nelle prossime settimane, al fine di accrescere la conoscenza in merito al lavoro svolto e da svolgere in futuro”.

 

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