22, Novembre, 2024

Aperto il Centro Medico Avanzato, Giani: “La forma giusta di pronto soccorso che possiamo offrire al territorio”. I casi che potranno essere curati qui

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Da oggi è attivo il Centro Medico Avanzato al Serristori di Figline: la partenza del servizio è stata accompagnata dal taglio del nastro, avvenuto alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani insieme all’assessore alla sanità Simone Bezzini, a Paolo Morello Marchese, Direttore generale Ausl Toscana centro; al consigliere regionale, Cristiano Benucci; alla sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai. Ad accoglierli dalla Direzione aziendale, c’erano anche il direttore sanitario, Emanuele Gori e il direttore amministrativo, Lorenzo Pescini insieme al direttore di presidio del Serristori, Elettra Pellegrino e al direttore del Centro Medico Avanzato, Gianfranco Giannasi. Presente inoltre Antonio Tocchini coordinatore sanitario servizi territoriali zona Firenze sud est. Per l’Area Manutenzione e Gestione Investimenti Area Firenze, era presente il direttore Francesco Napolitano.

Il nuovo CMA è un servizio gestito dal personale del Dipartimento di emergenza urgenza, e sarà operativo dalle 8 alle 20 ogni giorno della settimana (nel weekend con copertura da parte del servizio di guardia medica). Ci si potrà recare soltanto di persona, per patologie a bassa complessità e codici minori. L’elenco dei casi che qui possono essere curati comprende problematiche cliniche ad occhi (dalla congiuntivite alle irritazioni); orecchi e gola (otiti, sinusiti, faringiti); problemi ortopedici (come traumi, contusioni, distorsioni); problemi dermatologici (abrasioni, ustioni non gravi, orticaria, zecche); problemi gastrointestinali e urinari; dolori di varia natura; piccole ferite; punture da animali. QUI L’ELENCO COMPLETO 

Soddisfazione da parte del presidente Giani, che ha spiegato le motivazioni alla base della scelta di questo tipo di servizio e ha replicato anche alle critiche sulla mancata riapertura del Pronto Soccorso, chiuso durante la prima fase della pandemia: “Il Serristori è un ospedale che sta funzionando, che sta offrendo servizi in crescita. Qui arriva un Centro Medico Avanzato, per problemi comuni e correnti, in autopresentazione. Si evita così di andare ad altri pronto soccorso, come Ponte a Niccheri, in cui per codici minori si aspetterebbero ore; qui si evitano le attese. Il CMA è una sorta di sperimentazione, la forma giusta di pronto soccorso che possiamo offrire al Serristori. Ci costerà 400mila euro all’anno, un investimento che sono convinto sia stato giusto. Alle critiche rispondo che i sogni sono una bella cosa, ma la realtà ti porta a stare con i piedi per terra: oggi le norme richiedono una popolazione di 80mila persone come bacino per un pronto soccorso, e qui ce ne sono 60mila; le prestazioni devono essere almeno 20mila, mentre qui prima del covid erano 15mila. In confronto a non avere nulla, il Centro Medico Avanzato è un servizio che consente di dare una risposta ai bisogni del territorio. Certo, non sarà l’ambulanza del 118 a portarti al Serristori, ma i cittadini potranno trovare qui una prima risposta ai loro bisogni meno gravi”.

L’assessore regionale Simone Bezzini ha aggiunto: “È un servizio sperimentale a cui la Regione Toscana guarda per verificare se possa essere replicato anche in altri ospedali simili al Serristori di Figline. Abbiamo problematiche con i pronto soccorso, con la carenza di personale e l’afflusso massiccio di persone con codici minori; se riusciamo ad intercettarli, possiamo decongestionare i pronto soccorso lasciando più spazio ai casi gravi; ma possiamo anche offrire un servizio di vicinanza, prossimità, a cui i cittadini possono accedere per casi di bassa gravità”.

Il Direttore della Asl, Paolo Morello, ha puntualizzato: “Il Centro Medico Avanzato è un punto ambulatoriale in cui si possono eseguire visite e prestazioni di bassa complessità. Il cittadino dovrà imparare a distinguere fra piccole problematiche di salute, ambulatoriale, i codici bianchi, da situazione più serie in cui è necessario chiamare il 112 o il 118. L’attività è praticamente già partita questa mattina, con alcuni pazienti che sono già stati ricevuti, e che se fossero andati al Santa Maria Annunziata magari avrebbero aspettato otto ore, e invece qui in un quarto d’ora sono stati ricevuti e curati. Funzionerà tutti i giorni dalle 8 alle 20 con personale medico nostro dipendente che già svolge questa attività nell’azienda sanitaria. Sarà una sperimentazione, senza scadenza, per capire come si integra nella rete del pronto soccorso”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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