Il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno ritorna sulla questione della Multiutility per la gestione dei servizi e accusando la maggior parte dei comuni valdarnesi che vi hanno aderito, di aver tradito la volontà dei cittadini. “Vogliamo ricordare – si legge nella nota – che l’affluenza alle urne per il referendum a favore dell’acqua pubblica ha registrato un’affluenza record ed un voto quasi unanime: nessun sindaco eletto in Toscana è stato eletto con percentuali simili. Rammentiamo che nel 2018, in occasione della proroga della concessione a Publiacqua, le amministrazioni avevano deliberato in Conferenza Territoriale Medio Valdarno e in Autorità Idrica Toscana che nel 2024, alla scadenza della proroga, il servizio sarebbe stato ripubblicizzato”.
“Non dimentichiamo quanto affermato allora: che solo la proroga poteva dare garanzia sul fatto che le tariffe non sarebbero aumentate”, sottolinea il Comitato. “E non dimentichiamo nemmeno che tutti i sindaci si sono fatti la campagna elettorale affermando che a breve avremmo avuto l’acqua pubblica e a costi ragionevoli. Dalla maggior parte di queste amministrazioni siamo stati traditi tre volte. La prima volta siamo stati traditi perché gli aumenti tariffari ci sono stati e sono stati pure consistenti; la seconda volta siamo stati traditi perché è stata costituita una Multiutility che metterà in mano alla speculazione finanziaria i nostri servizi (i registi dell’operazione sono i comuni di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia). Il terzo tradimento è quello che si è consumato ieri: in conferenza territoriale la maggioranza dei sindaci (al timone sempre Firenze, Prato e Pistoia) hanno votato a favore delle società miste pubblico-private; solo una decina di sindaci si è espresso a favore dell’azienda in house (cioè totalmente in mano pubblica). A questi sindaci va il nostro ringraziamento”.
“Nel Valdarno gli schieramenti sono stati per l’azienda pubblica San Giovanni Montevarchi e Cavriglia; a favore delle società mista pubblico privata Figline Incisa e Reggello; mentre Castelfranco Piandiscò alla Ponzio Pilato se ne lava le mani. Chiediamo ai cittadini di attivarsi in tutti i modi per esprimere il loro dissenso verso i sindaci e le amministrazioni che li hanno traditi, anche attraverso forme di reale possibilità decisionale compresa la consultazione popolare. Chiediamo inoltre di non dimenticare questo voltafaccia alle elezioni che si terranno a breve in Toscana. Mai daremo il nostro voto a chi mette la nostra acqua e i servizi pubblici fondamentali di energia e rifiuti in mano alla speculazione dei privati e della Borsa”.