L’amministrazione comunale affida la progettazione esecutiva ed i lavori per l’ampliamento dell’asilo nido dello Stecco alla ditta Italbuild di Rignano. Lavori da 600mila euro, cofinanziati dalla Regione e che dovrebbero partire in autunno. Un progetto in bioarchitettura: materiali in legno e sughero. Ecco come sarà la nuova scuola.
Per le pareti esterne saranno utilizzati materiali in sughero e legno, l'energia sarà fornita da pannelli fotovoltaici e tutta l'opera sarà all'insegna della bioarchitettura. E' il progetto per l'ampliamento dell'asilo nido "la Girandola" allo Stecco che sarà completamente trasformato.
Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Figline e Incisa ha affidato la progettazione esecutiva e i lavori: “A seguito dell'esito positivo delle verifiche sul possesso dei requisiti, con determinazione n. 104/1169 del 25.08.2015 è stata aggiudicata definitivamente alla ditta Italbuild con sede a Rignano” annuncia la vicesindaco Caterina Cardi. Quattro le ditte che hanno partecipato alla gara telematica.
Un progetto complessivo da 600mila euro, cofinanziato dalla Regione. A dicembre 2014, infatti, la Regione Toscana ha deciso di finanziare il progetto per 299.365,49 euro attraverso il “Bando per la realizzazione di infrastrutture per la prima infanzia e per la scuola dell’infanzia”. Gli altri 300mila euro invece sono stati assicurati dal Comune, attraverso un mutuo richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti.
Un progetto di bioedilizia, come viene sottolineato nella relazione tecnica del progetto definitivo: “Saranno adottati nell'intervento criteri progettuali innovativi, tesi al miglioramento della sostenibilità edilizia e a favorire l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Nella realizzazione dei nuovi locali sarà privilegiata la scelta di materiali naturali, sia per la costruzione sia per le finiture. Anche per la scelta degli arredi saranno preferiti quelli che prevedono, oltre al rispetto delle normative specifiche vigenti, anche l'adozione di prodotti di finitura e vernice assolutamente naturale ed atossica”.
I rivestimenti esterni saranno in legno e sughero: “Per la costruzione dell'ampliamento abbiamo deciso di utilizzare un sistema costruttivo innovativo (incas93 o similari), che di base prevede l'uso di pannelli costituiti da legno lamellare nella parte esterna e aventi al proprio interno un nuovo materiale naturale "salva energia" composto da uno speciale agglomerato di sughero; il lamellare e il sughero sono accoppiati a sandwich per formare il biopannello. Questo nuovo sistema costruttivo permette di ridurre notevolmente i consumi per il riscaldamento e il condizionamento. L'edificio così realizzato potrà essere trattato con tutte le tecniche di finitura possibili, si può anche realizzare un trattamento tradizionale, con intonaco bio – calce traspirante."
Massima sicurezza: “Le caratteristiche tecniche del sistema costruttivo riguardano la resistenza ai carichi della neve, del fuoco e del vento e non di meno un'alta resistenza sismica, dovuta al fatto che la struttura è composta da fibre naturali che sottoposta a sollecitazioni anche devastanti si flette, ma non si rompe”.
Inoltre la scuola sarà dotata di pannelli fotovoltaici e solari: “Inoltre – si legge sempre nella relazione – è prevista l'installazione, sulla copertura piana della scuola, di un impianto per la produzione di energia elettrica a pannelli fotovoltaici da connettere alla rete di distribuzione. Tale intervento non è oggetto di richiesta di contributo, ma sarà realizzato tramite un autonomo piano finanziario già in avanzata fase di programmazione”.
Tempi brevi per la realizzazione: "Contiamo entro autunno di aprire i cantieri per poter poi ultimare i lavori ed avere la nuova scuola disponibile entro settembre 2016, in tempo per il nuovo anno scolastico. Si tratta di un'opera fondamentale per il nostro Comune e per la quale c'è stato un importante finanziamento da parte della Regione Toscana" conclude Caterina Cardi.