È stato firmato oggi il verbale di consegna dei lavori per il nuovo lotto della ciclopista nel tratto che attraversa Montevarchi, andando dall’Ospedale della Gruccia fino al Ponte Leonardo. Un tratto che fa parte del più ampio progetto della Ciclopista dell’Arno, nato anche con l’obiettivo di valorizzare e riscoprire il territorio nell’ambito di quella che costituisce la più importante ciclopista europea che collegherà il Nord Europa al bacino del Mediterraneo.
“Il progetto – afferma l’Assessore ai Lavori pubblici di Montevarchi, Lorenzo Posfortunato – mira alla realizzazione di questa nuova infrastruttura che attraversa il Valdarno finalizzata a promuovere, lungo il fiume Arno, una mobilità alternativa all’attuale tracciato su strada rappresentato dalla regionale 69. Finalmente una pista ciclopedonale nel fondovalle che consente di valorizzare le arginature del nostro storico fiume con percorsi che saranno integrati con i tratti già esistenti, ma migliorati e resi più fruibili per tanti cittadini e appassionati di bicicletta”.
Le opere da realizzare vedono un impegno complessivo di spesa di 2 milioni e mezzo di euro, di cui 1 milione a carico dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione, mentre i restanti 500mila euro sono stati suddivisi tra i Comuni del Valdarno, per i quali Montevarchi ha contribuito per 227mila euro. “Il tracciato del lotto dei lavori, che riguarda in particolare il nostro territorio comunale – spiega ancora Posfortunato – parte dall’area di fronte all’Ospedale della Gruccia per seguire l’argine leopoldino fino al nuovo attraversamento del Borro dello Spedaluzzo, sottopassando il Ponte Mocarini in corrispondenza dell’esistente fornice, per dirigersi verso la successiva passarella che sarà realizzata sul Borro del Giglio fino a collegarsi, sempre seguendo gli argini dell’Arno, con le rampe ciclopedonali del Ponte Leonardo”.
“Sicuramente – conclude l’assessore – un progetto importante che abbiamo condiviso perché permette di conoscere e di riscoprire la bellezza del territorio, tra paesaggio e storia, senza perdere di vista le priorità per il futuro che il pianeta chiede ormai da tanti anni, la tutela dell’ambiente e della salute attraverso una mobilità alternativa che può diventare anche un’opportunità di sviluppo per il turismo sostenibile con la bicicletta”.