06, Luglio, 2024

Aquila, l’omaggio del figlio di Gallorini ai tifosi

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Gian Matteo, figlio dell’allenatore che guidò l’Aquila tra il 2003 e il 2005 poi scomparso tragicamente, ha fatto tappa allo storico ritrovo dei sostenitori rossoblù per ringraziarli del sostegno ricevuto dopo la morte del padre

Più che di vittorie, lo sport è spesso questione di riconoscenza, dedizione e attaccamento verso i colori delle proprie squadre. È così che vive il ricordo, che nascono legami che durano nel tempo. È così che Gian Matteo Gallorini, di passaggio a Montevarchi, ieri si è fermato a omaggiare i tifosi dell'Aquila e a ringraziarli per quanto fatto dopo la morte del padre Gianluca Gallorini, ex allenatore rossoblù scomparso tragicamente nell'ottobre del 2008.

Ha raggiunto il Bar Giglio, storico ritrovo degli ultras montevarchini, per riabbracciare i tifosi e il direttore sportivo Tiziano Casucci. A loro ha consegnato una sorta di targa commemorativa in legno pirografato con lo stemma del club montevarchino e i versi del coro più rappresentativo della Curva Sud, accompagnati da una dedica scritta a mano: “A chi non ha mai dimenticato”.

Gianluca Gallorini arrivò sulla panchina del Montevarchi nella seconda metà del campionato 2003/2004 e restò anche nella stagione successiva guidando gli aquilotti a un inatteso nono posto in classifica proprio mentre intanto iniziavano a farsi sentire i venti di crisi in quella che sarebbe stata la penultima stagione dell'Aquila tra i professionisti. Gallorini è morto suicida nel 2008 e da allora i tifosi montevarchini hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza alla famiglia.

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