Dopo la notizia della candidatura del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, alla segreteria del Pd, il sindaco di Terranuova Sergio Chienni interviene apprezzando e sostenendo la scelta. Chienni, poi, fa il punto anche sulla situazione del Partito democratico.
“Intanto apprezzo la scelta di aver voluto dare l’annuncio al circolo di Campogalliano, in provincia di Modena, dove è nato e dove vive con la famiglia. Un gesto che dimostra attaccamento alle proprie origini e rispetto verso la propria storia. Le posizioni progressiste che nel tempo Stefano Bonaccini ha assunto su ambiente, diritti, lavoro e sanità pubblica mi trovano d’accordo, riappropriarci di queste tematiche e affrontarle nel modo adeguato è un’urgenza. Appoggio la sua candidatura ma soprattutto l’idea che ne sta alla base, ovvero quella di far tornare ad essere il Pd un grande partito popolare di centrosinistra, radicato nella società, a vocazione maggioritaria”.
E poi il futuro del Pd: “Dopo l’ultima sconfitta elettorale, un cambio di passo appare necessario. È chiaro che serva una nuova leadership ma anche un partito con molti più amministratori locali, donne e uomini che ogni giorno sul territorio danno risposte concrete ai cittadini su problemi reali, amministratori che silenziosamente affrontano le fragilità sociali con passione e spirito di servizio. Per affrontare grandi cambiamenti serve l’intelligenza collettiva come ha correttamente detto Bonaccini”.
Chienni, infine, sottolinea come sarà, secondo lui, un Partito Democratico a guida Bonaccini: “Credo che le prime energie dovrebbero esser spese per rimarcare in modo chiaro e preciso la vera identità del Partito. Stefano Bonaccini ha più volte rimarcato la necessità di comunicare con immediatezza l’Italia che vogliamo, con umiltà e coraggio dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. La narrazione dei valori di sinistra spesso rimane schiacciata sotto il peso di dichiarazioni da rincorrere, invece dovremmo dire chiaramente da che parte stiamo quando si parla di sanità, pubblica e per tutti, radicata nel territorio. E poi la centralità della scuola, gli investimenti necessari per garantire a tutti il diritto all’istruzione pubblica e allo studio. Immagino un Partito democratico che torni a occuparsi delle fasce più deboli della società, interlocutori verso i quali dovremmo avere una risposta corale, costruendo insieme alle imprese e alle forze sociali uno sviluppo più equilibrato delle nostre comunità”.