La segnalazione al dipartimento Arpat di Arezzo è arrivata dal personale Enel. In atto controlli e monitoraggi per determinare lo stato di tossicità
Si chiama anabena circinalis, ovverosia un cianobatterio che produce una sostanza tossica: una grande quantità è stata riscontrata nell'invaso della diga di Levane. A segnalare le macchie nell'acqua all'Arpat di Arezzo è stato personale di Enel.
Subito i tecnici del dipartimento hanno escluso le fioriture algali, frequenti nei corsi d'acqua quando le alte temperature causano poca ossigenazione. La densità e la particolare colorazione verde della sostanza, che si era concentrata soprattutto nel paramento della Diga, ha infatti richiesto un accertamento in laboratorio ed è stata così riscontrata la presenza del cianobatterio.
Subito sono stati informati tutti i comuni del territorio, le società di gestione delle acque (Nuove Acque e Publiacqua), il Dipartimento di Prevenzione della ASL 8 e, per conoscenza, il Servizio di Pianificazione Territoriale della Provincia e l'Unità di Business Hydro Emilia-Toscana di Enel Produzione s.p.a..
Il responsabile del settore tecnico del dipartimento di Arezzo ha disposto accertamenti anche sulla vicina diga della Penna, per verificarne lo stato. I tecnici Arpat stanno organizzando ulteriori monitoraggi e approfondendo le analisi sul materiale già prelevato, anche per determinare il tasso di tossicità.