23, Dicembre, 2024

Il Centro, un anno dopo: “Dramma sia per Cascia che per i lavoratori. Presto una nuova assemblea”

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A luglio dell’anno scorso chiuse il supermercato il Centro di Cascia, l’unico della catea rimasto senza acquirente. L’allarme di sindacati e istituzioni. Bartolini: “Il problema è attualmente senza soluzione e si ripercuote sia sui lavoratori che sulla vita del paese. Lancio un appello alle realtà imprenditoriali”. Talenti: “Presto una nuova assemblea pubblica”.

Il Centro, quasi ad un anno di distanza, la situazione rimane bloccata. Il supermercato nella frazione reggellese è chiuso dalla fine di luglio scorso e ancora non si intravedono via d’uscita.

Da una parte 14 dei 21 ex-dipendenti rimasti senza lavoro e attualmente in mobilità (che varia da uno a due anni a seconda dei lavoratori), dall’altra per la frazione che è rimasta senza un punto vendita importante. Per questo Enrico Talenti, della Filcams Cgil, annuncia: "Organizzeremo una nuova assemblea pubblica, perchè la questione rimane aperta".

“E’ una situazione molto difficile – sottolinea la vicesindaco Adele Bartolini – anche la nuova asta è andata deserta”.  I sindacati hanno inserito una clausola al momento del passaggio di proprieta a Carrefour, che ha rilevato tutti i supermercati ex Centro ad eccezione di quello di Cascia, per dare la priorità ai dipendenti rimasti senza lavoro nel caso di future assunzioni. Ma il problema resta, anche perchè per il momento nessuno ha intenzione di aprire un nuovo punto vendita nella frazione.

“Purtroppo il leasing che grava sull’immobile – prosegue la vicesindaco – sta ostacolando una soluzione positiva alla vicenda. E in  ballo non c’è solo il futuro dei dipendenti, gli effetti si sono avuti anche sul paese che è rimasto da un anno senza supermercato, costringendo i cittadini a spostarsi altrove per gli acquisti”.

Per questo Adele Bartolini lancia un nuovo appello a quelle realtà imprenditoriali e catene che potrebbero essere interessati a investire a Reggello, per valutare l’ipotesi di aprire un punto vendita, eventualmente anche in altre zone di Cascia.

Anche per la Cgil il problema è pressante e per questo, dopo tutte le iniziative istituzionali nei mesi passati, adesso sta pensando di lanciare una nuova assemblea pubblica: "Ricordo – specificaTalenti – che tra i dipendenti ci sono anche due lavoratori in categoria protetta per i quali è difficile ritrovare una nuova collocazione, il paese inoltre è rimasto senza un punto vendita, con gli anziani che non possono spostarsi quotidianamente a Figline per la spesa".

"E' necessario – conclude Enirco Talenti – che tutti facciano le loro parte a cominciare da quelle realtà che potrebbero essere interessate a riaprire un punto vendita".

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