24, Novembre, 2024

Dal Pnrr finanziamento da 820mila euro per la struttura “Casa Pogi”. Intanto il comune lavora al progetto per una nuova Rsa

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Una nuova struttura per anziani nascerà a Bucine, grazie ad un progetto del comune e della Conferenza dei sindaci del Valdarno che ha ottenuto fondi del Pnrr. A seguito della delibera approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 27 dicembre, infatti, la Giunta bucinese ha predisposto una serie di interventi rivolti a servizi e strutture socio-sanitarie. Nello specifico, Bucine, comune capofila in seno alla Conferenza dei Sindaci del Valdarno per la linea di finanziamento sull’Autonomia degli anziani non autosufficienti, ha ottenuto un finanziamento di Euro 820.000 per il progetto “Casa Pogi” dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“La struttura di proprietà comunale – precisa Nicola Benini, sindaco di Bucine – si trova a Pogi, in via Montessori, e prima dell’avvento del Covid ospitava un centro diurno. Tuttavia, le normative e i protocolli, applicati in seguito alla pandemia, hanno obbligato a dover rivedere l’utilizzo di quei locali. Grazie al finanziamento che siamo riusciti a intercettare, possiamo finalmente procedere con un nuovo progetto alla trasformazione della struttura in singoli appartamenti protetti e pensati per anziani fragili. Attraverso la riqualificazione infrastrutturale dell’intero complesso, costituito dall’edificio che prima ospitava il centro diurno e degli appartamenti attigui fino ad oggi destinati all’emergenza abitativa, con l’aggiunta di una importante e innovativa dotazione di telemedicina e domotica, sarà garantita agli ospiti la massima autonomia e indipendenza in un contesto familiare di co-housing”.

Casa Pogi, una volta terminato l’intervento, sarà costituita da una zona comune usufruibile da tutti gli ospiti composta da una sala polivalente per attività di socializzazione, da una grande cucina, da un bagno assistito, da un giardino e da un piccolo orto, oltre a un locale adibito ad ambulatorio/ufficio e uno per lo stoccaggio biancheria. Ogni ospite avrà a disposizione la propria camera con bagno attiguo e potrà usufruire del servizio lavanderia e del servizio pasti a domicilio da consumare nella cucina comune. L’assistenza medica sarà garantita dai Medici di Medicina Generale, dal servizio infermieristico del territorio, dalla telemedicina, da un braccialetto elettronico per tele-soccorso e per misurazione parametri vitali, da un collegamento al 118 e dalla geriatria del territorio. Il finanziamento copre anche i costi per il primo anno di gestione della struttura.

Per quanto riguarda il Diurno, un servizio essenziale e molto utile per le famiglie, verrà previsto nel progetto di ristrutturazione della struttura Fabbri-Bicoli, all’interno di una riorganizzazione generale che sarà concordata con l’Azienda Sanitaria e che prevedrà l’attivazione di altri servizi per rispondere alle esigenze del territorio.

Non solo. Una parte della attività di RSA attualmente presente alla Fabbri-Bicoli (circa 50 posti) verrà infatti trasferita in una nuova struttura che il comune andrà a realizzare mediante la collaborazione con soggetti privati o del terzo settore. Per tale realizzazione l’Amministrazione, con una delibera dello scorso 16 giugno, ha individuato in un terreno di sua proprietà, al momento inutilizzato, e adiacente alla scuola materna in Via Perelli, una possibile ubicazione per il nuovo edificio. Questo terreno (nella foto sopra), dopo attente verifiche tecniche si è dimostrato idoneo alla realizzazione della nuova struttura che, una volta completata, consentirà il trasferimento della attività di RSA senza interruzione del servizio. Questa scelta permetterà quindi di procedere ai lavori di ristrutturazione, riorganizzazione ed adeguamento sismico della Fabbri-Bicoli, garantendo comunque la continuità del servizio assistenziale erogato agli anziani e agli ospiti della struttura.

“Abbiamo messo in campo un insieme di interventi che, attraverso un percorso ambizioso ma realistico, doterà il Comune di Bucine di nuovissime strutture socio-sanitarie o totalmente riqualificate, in modo da rispondere con efficienza e qualità alle esigenze dei residenti nel comune e in tutto il Valdarno” conclude il sindaco Benini.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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