Visitatore illustre ieri alla mostra “Masaccio e i maestri del Rinascimento a confronto”: in occasione della presentazione del catalogo è arrivato infatti a Reggello Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi. Insieme a lui, anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, il sindaco di Reggello Piero Giunti e i curatori della mostra e del catalogo, un lavoro di accurato approfondimento sul Trittico di Masaccio e sui capolavori che sono esposti in questi mesi all’interno del Museo di Arte Sacra in occasione del primo degli eventi delle “Terre degli Uffizi”.
“Questo progetto è partito anche perché il 23 aprile 2022 celebriamo i seicento anni del Trittico di Masaccio, quindi non potevamo non farlo – ha ricordato Schmidt – per giunta c’era anche un altro progetto degli Uffizi con San Giovanni Valdarno, qui vicino, una esposizione che partirà tra qualche mese. L’idea era anche di far guardare ognuno oltre il proprio campanile, comunque rimanendo fieri del luogo in cui si trovano i capolavori. Naturalmente questa è un’ottima occasione per chi viene da vicino o da lontano per vedere una delle più grandi opere del Rinascimento italiano proprio nel suo luogo di origine”.
Una mostra e un catalogo, dunque, che raccontano proprio questo progetto di ‘Uffizi diffusi’, in cui le opere d’arte svelano i legami degli artisti del Rinascimento non solo con Firenze, ma anche con i territori in cui vivevano e per i quali lavoravano. Ed è questo il valore aggiunto del progetto “Terre degli Uffizi”, che al Museo di Cascia ha portato, accanto al Trittico di San Giovenale, capolavori di artisti come il Beato Angelico, Masolino da Panicale, Filippo Lippi. Un’occasione unica per vederli vicini, confrontarli, cogliere le connessioni.
“Un altro grande appuntamento – ha detto il sindaco Piero Giunti – legato alle celebrazioni dei seicento anni del Trittico di Masaccio, questo catalogo racconta però anche tutti gli artisti contemporanei di Masaccio, un lavoro che ci aiuta a capire ancora di più il legame degli artisti con il territorio e con Firenze. Grazie dunque al progetto ‘Terre degli Uffizi’, che ci permette di sentirci parte di un museo a cielo aperto che è su tutto il territorio”.
“Un volume che racconta di un grande toscano, Masaccio – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale Mazzeo – con la veste della Toscana diffusa: non più tutta l’arte a Firenze, ma l’arte che arriva in tutti i territori. Il messaggio che arriva da questa mostra racconta anche il tempo che stiamo vivendo, un messaggio di speranza e ottimismo”.
“La Fondazione CR Firenze – ha detto il presidente Salvadori – lavora con gli Uffizi in questo percorso in otto tappe, in altrettanti luoghi toscani, valorizzando non solo i capolavori che ci sono ma il territorio, facendo squadra con le istituzioni pubbliche”.