Martedì 17 maggia verranno premiati i tre progetti vincitori del contest “Creatività inclusiva”. L’iniziativa, finanziata dalla rete Re.a.dy della Regione Toscana e dalla sezione soci Coop del Comune di San Giovanni Valdarno vede protagonisti studenti e studentesse delle classi quarte e quinte dei licei Giovanni da San Giovanni impegnati sui temi dell’inclusività, dell’educazione di genere, della disabilità e dell’omotransfobia. Le premiazioni avverranno in doppio appuntamento: alle 10 presso il campus universitario di Arezzo di via Cittadini e alle 17,30 a Palomar, la Casa della cultura di San Giovanni Valdarno.
In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, tutti gli studenti partecipanti saranno ospitati al Campus Universitario di Arezzo, dove a partire dalle 10 si svolgerà l’evento di premiazione. I saluti istituzionali sono affidati a Cristiana Capineri, direttrice del dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, Loretta Fabbri presidente del Corso di Laura in Scienze dell’Educazione, Laura Ermini, assessore alle Pari opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno, Lucia Bacci dirigente scolastico dei Licei Giovanni da San Giovanni e Silvano Alpini di Unicoop Firenze. L’apertura dei lavori è invece curata da Laura Occhini e Alessandra Romano. Stesso format il pomeriggio alle 17,30 a Palomar, la Casa della cultura di San Giovanni Valdarno dove interverranno anche la sindaca Valentina Vadi e il vicepresidente dell’associazione Chimera Arcobaleno Davide Ciofi. Gli elaborati vincitori saranno introdotti da Gabriele Rossi, responsabile del progetto del Comune di San Giovanni Valdarno e i premi saranno consegnati dal primo cittadino.
L’idea è nata dalla richiesta dell’assessora alle pari opportunità Laura Ermini che ha coinvolto due docenti dell’università di Siena nell’attivazione di percorsi di ricerca-intervento con i giovani delle scuole superiori sui temi dell’inclusività, dell’educazione di genere, della disabilità e dell’omotransfobia. Il Comune ha infatti aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Un atto formale e simbolico con il quale gli enti, sul piano locale, si impegnano a promuovere politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone Lgbt+, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e sostenendo il confronto libero da pregiudizi. Una cultura sociale basata sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze.
Laura Occhini, ricercatrice e docente in psicologia dello sviluppo e psicologia clinica, e Alessandra Romano, professoressa associata di didattica e pedagogia speciale, afferenti al dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università degli studi di Siena, hanno progettato un percorso della durata di 5 mesi che, grazie al coinvolgimento della dirigente e dei docenti dei Licei Giovanni da San Giovanni, ha permesso ai quasi 100 giovani partecipanti di riflettere su questioni rilevanti ed esprimere le proprie idee sui temi dell’inclusività. Il piano ha previsto varie fasi. Dopo la definizione dei temi e il lancio del contest è stata attivata una campagna mediatica mirata alla raccolta di adesioni. Da inizio dicembre a fine marzo gli studenti sono stati coinvolti in attività laboratoriali condotte dalle due docenti dove sono stati approfonditi i temi dell’inclusività e le varie forme di discriminazione. Singolarmente, o per gruppi composti anche da studenti di classi differenti, hanno poi lavorato a un progetto che esprimeva il loro modo di interpretare l’approccio inclusivo alla diversità. I 9 lavori finali, sono stati valutati da una giuria composta da due studentesse universitarie (Ester di Genova e Sonia Massai), due studenti del liceo (Lucia Sani e Andrea Nenciarini), la giornalista de La Nazione di Arezzo Silvia Bardi, le due ricercatrici, l’assessora alle pari opportunità del Comune, il
rappresentante dell’Unicoop.