Con un’indagine lampo, durata 24 ore, i carabinieri della Compagnia di San Giovanni hanno fatto luce su un furto messo a segno in una gioielleria del centro storico di Montevarchi. Identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo il presunto autore ed il ricettatore. All’operazione hanno lavorato in sinergia i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia, delle stazioni di Montevarchi, San Giovanni, e Castelfranco Piandiscò, e della Compagnia di Figline.
I fatti risalgono a venerdì scorso quando alla Centrale operativa della Compagnia di San Giovanni Valdarno arriva la telefonata di una dipendente del negozio che, ancora fortemente scossa, segnala di aver appena subìto un furto. Ingente il valore della merce: circa 20mila euro tra orologi (tra cui un Rolex) e monete d’oro da collezione inglesi, francesi e sudafricane. Scattano subito indagini e ricerche. Le testimonianze e le immagini del circuito di videosorveglianza permettono di ricostruire la vicenda: un giovane, con la mascherina, arriva a piedi e dopo un brevissimo sopralluogo entra nel negozio e convince la titolare a mostrargli una serie di preziosi. Approfittando di un momento di distrazione della donna ne prende alcuni ed esce. Dopo alcuni minuti, la titolare, rimettendo a posto la merce si accorge del furto e chiama i carabinieri.
Scattano le indagini che si incentrano sui pregiudicati della zona, vista la spregiudicatezza del colpo, che però danno esito negativo: tutti, infatti, hanno un alibi per il momento del furto. I carabinieri continuano le ricerche esaminando le immagini di tutte le telecamere private e comunali della zona ed alla fine riescono ad individuare l’uomo: si tratta di un 35enne pregiudicato, da tempo in Valdarno, con diversi reati contro il patrimonio a suo carico e già coinvolto in svariate altre vicende giudiziarie nel territorio. I militari riescono a localizzarlo in tarda serata ma della refurtiva nessuna traccia. L’ipotesi è che abbia già piazzato i preziosi e quindi vengono controllati a tappeto i compro-oro e i sospetti ricettatori di tutto il Valdarno, nella speranza di arrivare prima che l’oro venisse fuso.
Sabato la refurtiva viene trovata in un esercizio commerciale di Figline Valdarno: risulta presa senza essere stata registrata. Il titolare è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Arezzo per ricettazione, mentre il 35enne pregiudicato è stato denunciato per furto aggravato. La refurtiva interamente recuperata.