Controlli rafforzati nei cantieri edili pubblici e privati: li sta portando avanti in questi giorni il Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo, nell’ambito di una campagna nazionale disposta dal Comando Generale dell’Arma nel periodo tra febbraio e luglio. In tutto il territorio aretino i controlli vengono portati avanti in collaborazione con i colleghi del Gruppo Carabinieri Forestale e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, di concerto con la Direzione Provinciale del Lavoro. Due gli obiettivi: la prevenzione degli infortuni sul lavoro ed il rispetto delle normative in materia di lavoro e di ambiente.
I primi due cantieri controllati sono stati a Castiglion Fibocchi e Cavriglia, entrambi interventi privati. A Castiglion Fibocchi i militari hanno avuto accesso ad un’area in cui è in corso il rifacimento di una struttura ricettiva, riscontrando diverse presunte irregolarità. Tre persone sono state deferite in stato di libertà a vario titolo alla Procura della Repubblica di Arezzo: riscontrati sia problemi sul lato della sicurezza (mancanza di protezioni contro le cadute di materiali dall’alto e dei dispositivi di protezione individuale) sia sul lato della tutela dell’ambiente, visto che i carabinieri hanno individuato un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Riscontrate anche irregolarità in un ponteggio metallico fisso realizzato in modo difforme ai disegni esecutivi. Tre aree del cantiere sono state sequestrate; sono scattate sanzioni per oltre 3000 euro.
A Cavriglia invece il controllo ha riguardato una lottizzazione residenziale privata: qui i carabinieri hanno deferito a piede libero due uomini. Il primo, responsabile della sicurezza del cantiere, dovrà giustificare di non aver verificato l’applicazione delle disposizioni di cui al piano di sicurezza, mentre il secondo soggetto è considerato responsabile di diverse mancanze, dal piano riferito al ponteggio metallico fisso, alla viabilità nel cantiere; dalla mancanza della recinzione a quella di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto, fino alle protezioni nei vani scala, ai parapetti sulle rampe e agli estintori. Anche in questo caso, sequestrata preventivamente una parte dei manufatti in fase di edificazione; scattate sanzioni per circa 18000 euro, sospesa l’attività imprenditoriale.
Nelle prossime settimane in tutta la provincia di Arezzo proseguiranno i controlli e le verifiche dei militari dell’Arma.