Sono state eseguite in questi giorni le operazioni di potatura negli alberi del piazzale Allende, dietro lo stadio di Montevarchi: un taglio netto definito “capitozzatura” che non è piaciuto a molti, e che è finito anche in Consiglio comunale lo scorso 1 febbraio con una interrogazione presentata da Cristina Rossi di Impegno Comune e Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi. “Che questa Amministrazione non avesse quella sensibilità ambientale nella cura del verde urbano era risaputo, ma credevamo che dopo quello che è avvenuto per i Giardini Spinelli avremmo osservato più sensibilità e lungimiranza invece ci sbagliavamo”, commentano i due consiglieri comunali di opposizione.
“Chi in questi giorni osserva piazzale Allende non può che rimanere incredulo di ciò che gli appare. Sembra proprio una mostra a cielo aperto dell’artista Giuseppe Penone, conosciutissimo per fare arte con gli alberi morti per gli interventi estremi di potatura degli alberi che sono a dimora nel piazzale. In realtà trattasi di quella che in termine tecnico è chiamata “capitozzatura” che rappresenta una potata tura tra le più drastiche e dannose che consiste in una tecnica di taglio indiscriminato di grossi rami, branche o del fusto stesso con il rilascio di monconi”, spiegano Rossi e Camiciottoli.
“Una tecnica che di solito viene eseguita al solo scopo di ridurre i costi di manutenzione è, tra le altre cose, fortemente osteggiata dalla comunità perché indebolisce e compromette in modo irreversibile la pianta rendendola più facilmente aggredibile dagli agenti patogeni. Esistono molte campagne di sensibilizzazione mediatica, corsi dedicati a dipendenti comunali proposti anche nelle sedi universitarie per limitare tale fenomeno a nostro parere in questo caso possiamo dire di essere andati oltre questa tecnica. Si sono attuate vere e proprie amputazioni, dal momento che non esiste un termine tecnico scientifico per definire l’intervento effettuato che potrebbe avere una parvenza di logica solo per un intervento preliminare all’abbattimento”.
“Tutto questo – continuano i due esponenti di minoranza – ci appare paradossale, incoerente e contradditorio se si considera che la Regione Toscana ha appena stanziato ingenti risorse per la piantumazione di essenze arboree con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali di varia natura. A Montevarchi possiamo dire che si vanno a piantumare nuovi alberi con i soldi pubblici per migliorare i parametri ambientali mentre, sempre a spese dei contribuenti, si mutilano quelli esistenti. Con questo spirito abbiamo posto l’interrogazione al sindaco per avere chiarezza e le giuste motivazioni rispetto a ciò e per comprendere come hanno gestito il materiale di risulta che, pensando al numero di piante tagliate (circa 70), è di notevoli quantità”.