Un omaggio alla storia della Toscana attraverso il patrimonio culturale di Figline e Incisa, i suoi personaggi, le sue opere d’arte: il 30 novembre si celebra la Festa della Toscana anche con il ritorno del Premio Bambagella, e quest’anno la serata sarà legata alla mostra d’arte “La terra di Figline e Incisa” in corso a Palazzo Pretorio, dove si terrà la cerimonia ufficiale promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale. Come da tradizione, quel giorno si assegna anche il Premio Bambagella, la massima onorificenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno.
Le celebrazioni si terranno martedì 30 novembre alle 21.15 nella sala Egisto Sarri di Palazzo Pretorio, dove la serata si aprirà con la consegna del Premio Bambagella alla presenza del presidente del Consiglio comunale Federico Cecoro e della sindaca Giulia Mugnai. La massima onorificenza cittadina torna così alla sua collocazione tradizionale nel calendario: il 30 novembre, in occasione della Festa della Toscana, dopo che nel giugno scorso il premio era stato consegnato in via straordinaria per la Festa della Repubblica, un modo per recuperare l’edizione annullata nell’autunno 2020 a causa della pandemia.
Nel programma della serata anche la proiezione in anteprima del documentario “Art.9 – Storie d’arte a Figline e Incisa”: il dialogo tra un funzionario pubblico e un antiquario accomunati dalla stessa passione per l’arte, due punti di vista diversi per raccontare il ricco patrimonio cittadino e la campagna di restauri curata dal Comune negli ultimi 40 anni, di cui le opere in mostra sono la testimonianza. Il titolo del documentario, realizzato da Blanket, è un chiaro riferimento all’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Le celebrazioni proseguono poi il 1° dicembre, quando quattro classi delle scuole medie del territorio saranno al Teatro comunale Garibaldi per prendere parte allo spettacolo “L’ombrello di Noè”. Guidati dagli attori, si muoveranno attraverso stanze, corridoi e camerini di solito nascosti al pubblico, per un viaggio teatrale itinerante alla scoperta dell’edificio, della sua vicenda e dei personaggi che l’hanno scritta davanti e dietro le quinte. Il Garibaldi come un concentrato della storia di Figline e dell’Italia tutta, dall’Unità ad oggi. Lo spettacolo, a cura de La compagnia delle Seggiole, viene riproposto per la prima volta dopo il successo riscosso al debutto durante l’ultima edizione di Autumnia.
“La Festa della Toscana è la festa del nostro patrimonio: un patrimonio fatto di diritti, arte e cultura – spiegano il presidente del Consiglio comunale Federico Cecoro e l’assessore alla Cultura Dario Picchioni – fu qui che per la prima volta al mondo una legge abolì la pena di morte ed è questa la regione che ancora oggi viene considerata un simbolo universale di bellezza. Ci è sembrato naturale quindi legare la celebrazione di questa giornata alla grande mostra d’arte di Palazzo Pretorio, la viva testimonianza di oltre cinque secoli d’arte e di storia della nostra terra. Anche perché questa data ha un significato doppio per Figline e Incisa Valdarno: è il giorno in cui si assegna il Premio Bambagella, il riconoscimento che la nostra città conferisce ogni anno a una personalità che si sia particolarmente distinta per i suoi meriti sociali, professionali o per il suo impegno a favore della comunità”.